Asti Spumante e Moscato d’Asti docg: la vendemmia 2020 s’inizia dal primo settembre. «Uve sane e di qualità». Intanto in Cina…

inserito il 21 Agosto 2020

C’è una notizia che sta circolando sul web e riguarda un sito di analisi di mercato che evidenzia come in Cina, dopo e nonostante la pandemia, tra i vini più acquistati nelle enoteche c’è, unico italiano, proprio il Moscato d’Asti docg. La classifica potete trovarla qui e qui sotto c’è l’immagine della tabella che la riguarda.

È certamente un ottimo risultato che fa ben sperare. Il Consorzio di Tutela tentò la “via della Seta” anni fa con risultati, per stessa ammissione dei vertici di allora, non esaltanti. E tuttavia, tra quello e l’attività delle aziende presenti nel Paese della Grande Muraglia dove, è bene ricordarlo, i vini francesi spopolano da anni e qualche tempo fa furono anche piantati ettari di moscato, ecco che qualche timido germoglio sembra spuntare. Vedremo. Intanto sempre il Consorzio di Tutela, proprio in queste ore, ha diffuso una nota in cui si annunciano i risultati dei riscontri tecnici in vigna sulle uve targate 2020 insieme alla previsione sulla raccolta che potrebbe iniziarsi, nelle zone più precoci, già dal primo settembre.
Ecco il comunicato consortile.

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«Per le zone precoci si prevede l’inizio della vendemmia a partire da martedì 1 settembre. Per le zone a maturazione intermedia la raccolta sarà prevedibile verso la fine della stessa settimana, mentre il via alla raccolta nelle zone tardive sarà da valutare con i prossimi campionamenti». 
Così, in una nota diffusa agli associati, si sono espressi i tecnici del Consorzio di Tutela dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti docg dopo aver eseguito campionamenti sui grappoli di Moscato bianco. 

I tecnici hanno anche valutato l’iter climatico dichiarando che: «Nonostante l’andamento meteo della prima parte di agosto sia stato caratterizzato da elevate temperature, anche prossime ai 40°C, l’anticipo di maturazione rilevato a inizio agosto si è sensibilmente ridotto a causa di eventi temporaleschi di diversa intensità, diffusi su tutta la zona di produzione e in alcuni casi accompagnati da grandine».

Detto questo le indicazioni sulla qualità delle uve Moscato bianco che serviranno a produrre Asti Spumante e Moscato d’Asti docg sono di segno positivo: «In linea generale – annotano i tecnici consortili – è da segnalare una buona sanità delle uve anche se in alcune zone l’oidio (è una patologia della vite ndr), in fase di post allegagione (è lo stato di formazione degli acini e del grappolo ndr), ha colpito parte dei grappoli. In considerazione di quanto evidenziato – hanno aggiunto gli esperti – e sulla base degli incrementi medi della varietà in questo periodo, si può ipotizzare un aumento di 1,2% vol dell’alcool potenziale a settimana». 

Dunque si prospetta un’ottima vendemmia per il Moscato bianco annata 2020 destinato ad Asti Spumante e Moscato d’Asti docg con, se il tempo terrà, uve sane e in grado di produrre vini eccellenti.


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