Aziende. Cantina di Nizza rilancia la sua vocazione alla “Rossa” tra il nuovo Nizza Riserva docg e la Barbera d’Asti 50 Vendemmie affinata in ceramica

inserito il 23 Ottobre 2018

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Un Nizza docg Riserva e una Barbera d’Asti docg ottenuta da uve vendemmiate da vigne con cinquanta vendemmie e affinata in otri di ceramica di Albissola. La Cantina sociale di Nizza Monferrato sembra davvero confermare la propria vocazione al vitigno barbera che nella zona Sud astigiana trova la sua massima espressione.
Ecco dunque fissato per il 2 novembre l’annuncio della presentazione del Nizza docg Riserva con qualche chicca in eslusiva per SdP.

Cominciamo con la grande soddisfazione di Franco Bussi, presidente della Cantina di Nizza che raggruppa circa 170 conferitori di uva che coltivano 550 ettari, dei quali 25 iscritti all’albo del Nizza Docg. «Nizza – dice Bussi – è sinonimo di un territorio vitivinicolo importante e il ruolo della Cantina di Nizza è quello di rendere questo territorio ancora più grande e accessibile per la platea di turisti locali e stranieri che visitano la città e le sue colline ogni giorno dell’anno. La Riserva va oggi ad accrescere la già ampia gamma di Barbera prodotte dalla Cantina, frutto del lavoro di tutti i nostri soci».

Gianni Chiarle, enologo e direttore della Cantina, puntualizza: «Questo nostro Nizza docg Riserva, che presenteremo all’enoteca regionale sede dell’associazione dei produttori del Nizza, è in primis il riconoscimento al nostro lavoro, ma un segnale al territorio e una conferma di quanto la nostra realtà ha fatto e ancora farà per questa zona e questa filiera vinicola».

Un concetto condiviso dall’associazione del Nizza docg che in una nota sottolinea come, «la presentazione ufficiale del nuovo vino all’Enoteca regionale del Nizza, a Palazzo Crova, nel centro della città del Monferrato, sede ufficiale dell’associazione di produttori del Nizza, porti ulteriore prestigio a tutta la denominazione, oltre che alla Cantina del Nizza che la produce».

Fa eco Gianni Bertolino, produttore e presidente dell’associazione del Nizza docg: «Siamo orgogliosi – ha affermato – che le nostre cantine si impegnino sempre più nella produzione del Nizza docg nel rispetto di un severo disciplinare. E siamo soddisfatti nel constatare che all’interno della nostra associazione si sia instaurata una positiva sinergia tra tutte le realtà produttive. È questo uno dei segreti per la buona riuscita del progetto Nizza».

Entrando nello specifico dalla Cantina di Nizza spiegano: «La nuova etichetta di Riserva della Cantina Nizza nasce da vigneti situati in zone importanti del territorio, tra i quali spiccano Bricco di Nizza, Annunziata, Cremosina, San Nicolao, San Michele e Mantilera. La ricchezza dei suoli, che assomma le colline sabbiose della zona settentrionale a quelle argillosa della zona meridionale, regala alla Riserva eleganza e finezza, grande armonia ed equilibro. Il Nizza Docg Riserva della Cantina di Nizza, prima annata 2015, esce in una veste elegante, in una bottiglia dalle linee morbide e con etichetta in carta naturale (l’immagine sarà svelata alla presentazione ndr). Il vino sarà in degustazione presso il wine shop della Cantina di Nizza a partire da metà novembre, e in anteprima – in occasione della Fiera di San Carlo – la mattina di domenica 4 novembre in vetta al Campanòn, la bella torre del Municipio nel centro di Nizza Monferrato».

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Le novità firmate Cantina di Nizza, però, non finiscono qui. È ancora Gianni Chiarle a parlarci di un vino storico della cooperativa nicese, la Barbera d’Asti docg Superiore 5o Vendemmie, che viene affinato secondo una pratica originale con il “passaggio” del vino in particolari contenitori, chiamati otri, in ceramica di Albissola: «Un prezioso gioiello – dice l’enologo – che riprende antiche tecniche di affinazione mettendo insieme eccellenze e artigianato italiani. Un altro omaggio della nostra Cantina – annota Chiarle – al vitigno barbera a cui tutti dobbiamo molto».

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

 

 

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