Aziende. Il marchio “Acquesi” esordisce con l’Asti Secco docg nella bottiglia “dei fiori”

inserito il 23 Dicembre 2017

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Riceviamo e pubblichiamo: La denominazione Asti è nata nel territorio compreso nei 52 comuni ubicati a cavallo delle province di Alessandria, Asti, Cuneo, territorio recentemente riconosciuto Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. La superficie si estende su un totale di 10.000 ettari di vigneti coltivati da circa 4.000 famiglie.

Il vitigno più diffuso in quest’area è il Moscato bianco, che attualmente viene vinificato e proposto non solo più nella versione dolce ma anche Dry e Extra Dry, oltre che al classico Moscato d’Asti in versione tappo raso.

L’Asti ha accompagnato tutti i brindisi delle nostre feste nella sua versione più conosciuta, quella dolce, ma lo scorso 10 Novembre il Consorzio dell’Asti DOCG ha presentato l’Asti Secco a Canelli davanti a 500 produttori di moscato, proprio dove 160 anni fa nasceva il primo spumante italiano.

Le previsioni per fine anno 2017 sono 1.000.000 di bottiglie prodotte da 16 cantine piemontesi; 1 milione di euro è il budget che è stato stanziato fino a metà 2018 per il marketing e la comunicazione, rivolta soprattutto ai millenials. Alcune delle parole chiave di questa comunicazione sono: convivialità, freschezza e modernità, tradotte del claim pubblicitario Rural Glam,http://www.astidocg.it/asti-secco/

Asti Secco è l’ultimo arrivato e si addice perfettamente allo stile vivace e liberty di Acquesi. Un marchio che si è dimostrato attraente sia per i mercati ormai consolidati, che emergenti.

L’Asti è diventato secco per allargare i consumi e i mercati e per rilanciare una denominazione nei canali delle giovani generazioni”.

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