Convegno. A Canelli (Asti), da dove partì l’idea della candidatura Unesco, un forum internazionale sulle architetture del paesaggio

inserito il 4 Aprile 2019

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Il giorno è l’11 aprile, esattamente 24 ore dopo la chiusura del Vinitaly di Verona (7-10 aprile), il tema sono quelle architetture del paesaggio che in Piemonte, soprattutto nel Sud della regione, significano vigne, cantine, stabilimenti, cascine e molte altre infrastrutture che hanno cambiato, per la verità sia in bene sia in male, un territorio che oggi è patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Naturalmente tutti vogliono che rimanga così e forse il convegno di Canelli, di cui qui pubblichiamo la nota stampa e la locandina, può fare un po’ di luce. Buona lettura.

Canelli ospita l’11 aprile il convegno internazionale sulla gestione sostenibile del territorio e dei suoi centri produttivi. Parte dalla città spumantiera l’impegno concreto per valorizzare il paesaggio urbano e rurale.

Parte da Canelli un nuovo approccio alla gestione del territorio attraverso misure di tutela e valorizzazione del paesaggio urbano e rurale. La città spumantiera, culla del riconoscimento UNESCO ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, ha recentemente avviato un percorso di azioni virtuose che interessano il contesto architettonico generale, non limitandosi ai luoghi residenziali, bensì includendo i centri di produzione. Canelli è infatti uno dei poli enologici di maggiore rilievo, dove operano affermate imprese e industrie dell’indotto vitivinicolo.

Le iniziative intraprese a livello amministrativo si collocano in una visione più ampia in cui l’obiettivo è generare valore aggiunto al territorio e alla sua fruizione migliorando il rapporto tra l’architettura dei luoghi di produzione e il contesto in cui questi si inseriscono.

In tale ottica il Comune di Canelli ha individuato nell’Ordine degli Architetti l’interlocutore con cui approfondire il tema, che sarà sviluppato in un convegno di respiro internazionale con alcuni professionisti tra i massimi esperti in materia.

L’appuntamento è per giovedì 11 aprile alle 14,30, a Canelli, nel Salone delle Stelle di Palazzo Civico(via Roma 37), dove interverranno il famoso architetto paesaggista João Nunes (Studio PROAP, Lisbona), gli architetti Andrea Tomasi (Studio Andrea Tomasi & Associati, Trento), Stefano Gri e Piero Zucchi(GEZA Studio, Udine), introdotti dall’architetto astigiano, referente dell’Ordine per l’organizzazione del convegno, Alessandro Boano, al quale l’amministrazione canellese ha recentemente affidato la stesura del Piano per la tutela del patrimonio rurale e il Piano del Colore.

Presenterà il convegno il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Asti Fabio Musso; coordinerà i lavori l’architetto Luca Gibello, direttore de “Il Giornale dell’Architettura”.

“Il nostro Comune – spiegano il sindaco di Canelli Marco Gabusi e l’assessore all’Urbanistica Franca Bagnulo – ha colto l’esigenza di intervenire per migliorare la vivibilità, la fruizione e l’armonia del territorio, tenendo anche conto di una nostra peculiarità, ovvero la presenza di diverse tipologie di fabbricati industriali. E’ un percorso che richiede tempo e investimenti, ma i cui risultati porteranno benefici per tutta la comunità”.

“Realizzare interventi sostenibili, capaci di contenere il consumo di suolo, di risorse idriche e di limitare le emissioni è ormai una responsabilità sociale che un professionista non può eludere – aggiunge Alessandro Boano – Tutto ciò riguarda non solo le nuove costruzioni, ma anche il recupero di quelle esistenti e la loro valorizzazione. I luoghi di produzione, siano questi cantine o fabbricati industriali, devono garantire sostenibilità ambientale e, se progettati con criteri qualitativi elevati, possono diventare anche polo di attrazione turistica”.

(In copertina e sopra questo testo l’immagine di una Cantina della zona del Barolo che proprio per la scelta architettonica ha fatto parlare molto architetti, designers e anche produttori vinicoli)

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