Covid e frutta. In TV fa scalpore il kiwi positivo al test sul virus. Ma Confagricoltura Alessandria non ci sta. «Superficialismo dannoso verso l’agroalimentare italiano»

inserito il 4 Febbraio 2021

Una replica critica e netta da Confagricoltura Alessandria alla trasmissione TV “Non è l’Arena” condotta da Massimo Giletti su La7 che, qualche giorno fa, in modo provocatorio, aveva mandato in onda il filmato, da alcuni considerato una fake news, di un test Covid effettuato su un kiwi.
Il risultato del test era stato positivo causando una raffica di reazioni tra virologi ed esperti che avevano bollato quella scena come priva di qualsiasi senso scientifico.
Ora il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brodelli di Brondello, senza mai citare la trasmissione di Giletti, ha affidato a una nota stampa la sua bocciatura a quelli che definisce “superficialismi inutili e dannosi”.
Non di poco conto il fatto che il Piemonte, insieme ad altre regioni d’Italia, è tra i maggiori produttori di kiwi che, tra l’altro, proprio recentemente, hanno subito una crisi produttiva dovuta fitopatologie.
Il filmato andato in onda e che sul web sembra abbia centomila visualizzazioni è stato bollato come bufala da siti specializzati in fake news oltre che da quelli riconducibili alle produzioni agroalimentari.
Qui di seguito la nota stampa di Confagricoltura Alessandria.

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L’agricoltura dà lavoro ad oltre un milione di persone ed è un settore ad alto valore aggiunto che, proprio durante la pandemia, ha dimostrato di impegnarsi per garantire cibo di qualità, sano e sicuro ai cittadini italiani ed europei, continuando tra mille difficoltà e in silenzio il proprio lavoro. “Dispiace e amareggia – sottolinea il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello – quando show popolari trasmettono all’immaginario collettivo, proprio in questi tempi difficili, quando dovremmo essere orgogliosi delle nostre eccellenze, il dubbio che prodotti ortofrutticoli possano essere positivi al Covid”.
La manipolazione informativa – rimarca l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – non è degna del nostro giornalismo migliore, così come ospitare medici “negazionisti” che, attraverso “fake news”, cercano di accreditare le loro visioni su un virus che, proprio in Italia, ha fatto tantissimi morti. E’ un insulto a tante famiglie colpite, all’intelligenza degli ascoltatori, oltre che un tentativo di screditare le nostre produzioni migliori, come il kiwi di cui siamo primi produttori e grandi esportatori. Ci piacerebbe che, finalmente, fosse dato spazio alla corretta informazione soprattutto durante un’emergenza eccezionale e imprevista come questa che stiamo vivendo da troppo tempo. I problemi ci sono e sono tanti, perché, invece di crogiolarsi nei superficialismi inutili e dannosi, non iniziare a parlare e pensare concretamente alla ripartenza?
“Puntiamo – conclude Brondelli – sulle nostre numerose eccellenze agricole e alimentari, ma non solo, dando spazio ed attenzione anche a un po’ di ottimismo, fondamentale per ricominciare verso la normalità, che tutti auspichiamo arrivi presto”.

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