Covid e vino. La Douja d’Or è viva e lotta insieme a noi? Torna la kermesse vinosa d’Asti che promette di coinvolgere tutto il territorio. Comunque la pensiate è un segnale

inserito il 7 Agosto 2020

Ai puristi di storia locale prenderà una mezza sincope nel constatare come ancora una volta, la Douja d’Or, la vetrina di vini che si fa ad Asti, presenti la città di Alfieri come un centro monferrino. Loro la vorrebbero capitale di quell’Astesana che, oramai, sembra sopravvivere solo in alcune definizioni paesaggistico-turistiche, nonostante abbia un lungo passato storico-sociale-politico che non può e non dovrebbe essere ignorato. Ma a parte queste diatribe, che qualcuno archivia come liti da topi di biblioteca, la notizia è che oggi è stata presentata l’edizione 2020 della Douja d’Or. Dopo i primi dubbi della Camera di Commercio astigiana ora gli organizzatori – citiamo testualmente: con la promozione di: Camera di Commercio di Asti, Fondazione Asti Musei, Consorzio Piemonte Land
Con il Patrocinio di: Regione Piemonte, Comune di Asti
Con il contributo di: Banca di AstiConsorzio Barbera d’Asti e Vini del MonferratoConsorzio dell’Asti DOCGUnione Industriale della Provincia di Asti – ne parlano come una rinascita, un “cambio di pelle” e forse anche di passo. Sarà davvero così? Le dichiarazioni di politici e vertici amministrativi degli enti che partecipano all’evento sono state in questo senso. Staremo a vedere. Un fatto è certo: la Douja d’Or 2020 (senza il concorso nazionale causa Covid, ma con tanti eventi nel segno del vino) sarà un segnale, dovrà esserlo per forza, altrimenti rischierà di essere percepita come una passerella, l’ennesima, di cui, in tempo di Covid, proprio non abbiamo bisogno e men che meno ne ha bisogno il mondo del vino piemontese.
Ecco, intanto, la nota stampa ufficiale e la foto di gruppo (da sinistra: Carosso vicepresidente della Regione Piemonte; Rasero, sindaco di Asti, Goria, Camera di Commercio di Asti; Sacco, Fondazione CrAsti; Mobrici, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato) con cui si presenta la Douja d’Or di Asti edizione 2020. Buona lettura.

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Valorizzando il brand dello storico Concorso Enologico – che quest’anno non si è svolto a causa dell’emergenza Covid-19 – DOUJA D’OR 2020 – Il Vino, il Cibo, la Cultura, il Monferrato è il primo evento del vino live in Piemonte dedicato al grande pubblico, dopo il periodo di lockdown. Asti per 4 week-end tra settembre e ottobre sarà la capitale del vino del Monferrato e di tutto il Piemonte, rinnovando la tradizione del Settembre Astigiano, manifestazione tra le più note della regione.

da sinistra: Carosso, Rasero, Goria, Sacco e Mobrici

Le condizioni attuali, con la necessità di prevenire eventuali forme di contagio, hanno portato a pensare a un format diverso della manifestazione, rispetto alle edizioni passate. “Una delle innovazioni che abbiamo introdotto – afferma Erminio Renato Goria, Presidente della Camera di commercio di Asti e della sua Azienda Speciale è stata quella di ampliare la Douja nel tempo e nello spazio. Tradizionalmente concentrata nella città di Asti in dieci giorni, ora sarà su tutto il territorio provinciale e per un mese,con l’obiettivo di coinvolgere direttamente anche le imprese vitivinicole, della ristorazione e dell’accoglienza che operano nel nostro comprensorio e che sono state pesantemente colpite dall’emergenza sanitaria”.

In un anno così complesso, insieme alla Camera di commercio di Asti e Fondazione Asti Musei e facendo rete con le istituzioni pubbliche e private del territorio abbiamo voluto dare un segnale forte a tutto il comparto enologico piemontese e nazionale” – aggiunge Filippo Mobrici, Vice Presidente di Piemonte Land of Perfection con delega allo sviluppo delProgetto Douja D’Or 2020. “Per l’edizione 2020 la Douja d’Or, brand del Concorso Enologico nazionale conosciuto in tutta Italia, si evolve e il vino diventa protagonista e fil rouge di diverse iniziative che si svolgono ad Asti e nel Monferrato Astigiano, con una prospettiva e visione di valorizzazione regionale”.

Non solo vino. “Ampio spazio è dedicato anche alla dimensione culturale – puntualizza Mario Sacco, Presidente della Fondazione Asti Museicon l’inedita mostra ‘Asti, città degli arazzi’ che verrà inaugurata il 18 settembree la possibilità di visitare, durante la giornata, i monumenti, i palazzi storici e i poli museali della città e dell’astigiano.

L’obiettivo – prosegue Sacco – è valorizzare le eccellenze artistiche, culturali ed ambientali del nostro comprensorio in maniera integrata”.

Nei quattro week end 11-13 settembre, 18-20 settembre, 25-27 settembre e 2-4 ottobre, sono previsti ad Asti, in orario serale, live tasting nelle eleganti piazze della città, masterclass nei palazzi storici e un nuovo palinsesto di iniziative culturali, artistiche ed enogastronomiche che, durante il giorno, coinvolgeranno anche l’intero Monferrato astigiano. La città – la prima in Piemonte dopo il lockdown ad ospitare un grande evento ‘in presenza’ dedicato al vino – invita non solo gli appassionati di turismo enogastronomico ma in genere il grande pubblico dei viaggiatori piemontesi, lombardi e liguri a vivere le esperienze del proprio territorio: i borghi antichi e le colline pettinate dai vigneti, paesaggi mozzafiato riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità.

Il sistema di prenotazione online, gli ingressi contingentati, i percorsi di assaggio in città – acquisibili direttamente da smartphone, attraverso mappe digitali e QR code e presto online su www.doujador.it – permetteranno di gestire la presenza dei visitatori sia all’aperto sia nei luoghi chiusi, senza calca e senza assembramenti.

Con un notevole sforzo organizzativo di tutta la municipalità, abbiamo ripensato i flussi delle visite e la fruizione delle esperienze” – sottolinea Maurizio Rasero, Sindaco della città. “Asti – conclude – è ora pronta ad accogliere il pubblico della Douja d’Or nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di distanziamento.

La Douja D’Or in questa nuova versione, fortemente voluta dalla Camera di Commercio di Asti e dalla sua Azienda Speciale, con Piemonte Land of Perfection e Fondazione Asti Musei, conil patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Asti e con la partecipazione del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e dell’Unione Industriali di Asti punta a sostenere e rilanciarein maniera sinergica i tre settori economici fondamentali in Piemonte: enologia, enoturismo e commercio.

La Regione ha stimolato le istituzioni locali affinchè, con una formula rinnovata nel rispetto delle regole, il settembre astigiano venisse organizzato anche in un periodo come questo” – informa Fabio Carosso, Vice Presidente della Regione Piemonte. “Il vino è il motore trainante dell’economia della nostra provincia: dal lavoro dei contadini che hanno saputo preservare un paesaggio unico, riconosciuto dall’UNESCO che ha dato valore al nostro prodotto turistico; ai produttori di eccellenze apprezzate in tutto il mondo, all’industria enomeccanica. Mi auguro che la sinergia che si è creata tra istituzioni e consorzi possa essere replicata anche in altre occasioni, perché solo facendo squadra riusciremo a valorizzare al meglio le nostre eccellenze.”

“Del resto l’Enoturismo – conclude Vittoria Poggio, Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte – per il Piemonte può a tutti gli effetti essere considerato ‘il turismo della ripartenza, e la Regione con i voucher 3×1 ha creato un sistema che già funziona perché offre un vantaggio immediato e consistente a chi li acquista e allo stesso tempo immette risorse reali e istantanee nel nostro sistema turistico e ricettivo”.

Si ringraziano per il fondamentale contributo alla Douja d’Or 2020 la Banca di Asti e la Fondazione CR di Asti.

Si ringraziano infine per la partecipazione: Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, i Consorzi di Tutela del vino piemontesi, l’Associazione Produttori del Vino Biologico, ONAV, AIS Piemonte, FIS e le Associazioni di categoria della provincia di Asti.


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