Crisi Covid -19. Vino: richiamo della Regione Piemonte al Governo. Protopapa (Agricoltura) al ministro Bellanova: «Distillazione di crisi anche per i vini doc. Adeguare la vendemmia verde selettiva alle realtà vitivinicole regionali»

inserito il 22 Maggio 2020

Se non è una tirata d’orecchie poco ci manca. Sul settore vino, investito pesantemente dalla crisi legata al Covid -19, il Governo non sembra essere stato così celere. Mancherebbero ancora direttive, aiuti, supporti e soprattutto prospettive future.
Ora la Regione Piemonte invia a Governo e parlamentari locali quello che è molto di più di un “messaggio in bottiglia”. È un appello che suona come un avvertimento affinché ci si attivi subito a favore di un comparto che in Piemonte e in Italia è strategico solo a parole, ma mai nei fatti, a differenza di quello che, per esempio, accade in Francia.
Nel merito la distillazione di crisi del vino invenduto (o che lo sarà nei prossimi mesi per lo stop a settore come la ristorazione e l’alberghiero), richiesta anche in Francia e Spagna, è uno strumento importante per evitare speculazioni ed eccedenze.
A onor di cronaca in Italia, come in Francia, non tutti sono concordi nell’approvare la distillazione. Contrari soprattutto parte dei vignaioli indipendenti che vedono nella distillazione un’azione contraria alla valorizzazione del vino.
Di parere opposto altra gran parte del mondo del vino.
In questo senso l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, ha preso ancora carta e penna e scritto al ministro, Teresa Bellanova, inviando
una comunicazione anche ai parlamentari piemontesi.
Ecco il testo della lettera.

Marco Protopapa


In merito alla misura Distillazione di crisi nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno – OCM Vino riferito alla campagna 2019/2020, la Regione Piemonte ribadisce alla ministra Bellanova che la misura sia applicata anche ai vini a Denominazione di origine, mentre si apprende dal tavolo tecnico del Mipaaf che si è svolto il 19 maggio che nella proposta del decreto permarrebbe la linea per la distillazione ai soli vini non a Denominazione.

“In questo modo si potrebbe venire a creare un danno grave per il comparto vitivinicolo piemontese che si caratterizza per una produzione di qualità e quindi di etichette Doc e Docg.” – lancia l’allarme l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa– “Il decreto non consentirebbe nemmeno di operare un possibile declassamento delle partite di vino a Denominazione d’origine, in quanto si fa riferimento ai vini detenuti dalle aziende al 31 marzo, escludendo anche questa possibilità per le aziende vitivinicole piemontesi di aderire al bando”.

In merito invece all’attuazione della vendemmia verde selettiva, la Regione Piemonte sottolinea nuovamente quanto sia fondamentale poter aderire ai fondi in modo proporzionale alle realtà vitivinicole regionali e inoltre si ritiene essenziale dare la possibilità, alle Regioni che lo riterranno necessario, di poter ottenere l’autorizzazione ad attuare un taglio di annata d’eccezionecon una percentuale che possa raggiungere fino al 30%.

“E’ determinante che il Piemonte, una regione enologica di grande rilievo a livello mondiale, possa avvalersi degli aiuti che in questo momento sono essenziali al mantenimento della competitività aziendale, al riequilibrio del mercato e al recupero di fiducia nello sviluppo dei territori”, conclude l’assessore regionale del Piemonte, Protopapa che ha richiesto un incontro a breve con il ministro Bellanova.

“Ho inoltre scritto a tutti i parlamentari piemontesi, affinché si interessino a questo importante tema per la nostra Regione in modo che nelle opportune sedi governative portino avanti le azioni a favore delle aziende agricole del Piemonte”.

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