È morto Giorgio Faletti. Attore, scrittore, sceneggiatore, cantante, compositore, pittore, era un “sapore del Piemonte” che oggi, senza di lui, perde un po’ di gusto

inserito il 4 Luglio 2014

Se ne andato, a 63 anni, Giorgio Faletti, uno dei personaggi più geniali del Piemonte e d’Italia. Da qualche tempo stava lottando contro una grave malattia.Una personalità multitasking, quella di Faletti. Nato ad Asti il 25 novembre del 1950 era diventato famoso negli anni Ottanta iniziando la sua carriera al Derby di Milano, locale fucina di tanti comici (Abatantuono, Teocoli, Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi). Poi c’era stato il sueccsso tv con Drive In, il cabaret show presentato da Gianfranco D’Angelo e Teo Teocoli. Molti i personaggi lanciati dal piccolo schermo: l’improbabile guardia giurata Vito Catozzo («Porco i mondo che c’ho sotto i piedi!»), Carlino, l’ingenuo paesano di Passerano Marmorito il paese astigiano originario della famiglia Faletti, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. 

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Quindi la bella partecipazione (2° posto) al Festival di Sanremo con il grande successo di «Signor Tenente», canzone ispirata all’attentato di Capaci, e l’avvio della carriera di attore in diverse pellicole di successo: Miracolo Italiano, le due versioni Notte prima degli esami, il thriller Cemento e Baarìa di Giuseppe Tornatore.

La canzone dedicata alla strage di Capaci

E la bella interpretazione del prof. perfido in “Notte prima degli esami”
Poi l’incontro con la letteratura, soprattutto noir. Il suo primo romanzo è «Io uccido»,  tra i giga-best seller italiani con oltre 4 milioni di copie vendute. Seguirono altri romanzi di successo: «Niente di vero tranne gli occhi», 2004; «Fuori da un evidente destino», 2006; «Io sono Dio», 2009; «Appunti di un venditore di donne», 2010 e «Tre atti e due tempi» nel 2011, romanzo breve e ambientato nel mondo del calcio di provincia che ha come scenario una piccola città che assomiglia perfettamente ad Asti.Sul suo sito, http://www.giorgiofaletti.it/, fotografie, video, testimonianze e notizie della vita di un artista a tutto tondo, mai banale, ma sopra le righe, sempre ironico all’insegna del motto piemontese “esageruma nen” che non vuol dire banalizzare, sminuire, ma, al contrario, dare il giusto peso alle cose.

Negli ultimi anni si era dedicato a iniziative culturali: la presidenza della biblioteca astense, quella della rassegna Passepartout, alla cui apertura, già negli Usa dove aveva tentato cure contro il male che lo aveva aggredito, aveva dedicato una lettera che era stata pubblicata dai giornali locali. Vi si legge «Purtroppo a volte la vita ci mette molto più ingegno e molto più impegno nel mettere i bastoni fra le ruote piuttosto che nell’aiutare gli essere umani a realizzare i propri desideri. In questo momento sono all’estero, dove mi sto curando per un guaio di salute piuttosto rilevante e che spero si risolva nel migliore dei modi. Credo di potere essere a casa in tempo per la manifestazione». 

Infine da ricordare l’ultima sua partecipazione ad un progetto cinematografico: un cortometraggio di Lucio Pellegrini tratto dal romanzo «A ogni costo, l’amore» di Laura Calosso. Un film tutto astigiano nato nell’ambito del progetto «Genius Urbis» in collaborazione con l’associazione CreATive. Faletti, sullo sfondo di una bellissima Asti popolata da personaggi felliniani, aveva disegnato il cameo bellissimo e struggente di un professionista che s’innamora di una donna misteriosa e affascinante ma sfuggente e imprevedibile. Proprio come è a volte la vita.

Filippo Larganà (filippo. largana@libero,it)

 

Ecco dal sito del quotidiano La Stampa il “corto” di Pellegrini con la partecipazione di Giorgio Faletti

1 Commento Aggiungi un tuo commento.

  1. bartolo e silvia 4 Luglio 2014 at 18:34 -

    Faletti, mai banale anche nelle sue frasi più comiche – dotato di un umiltà che solo le persone che resterano nel tempo hanno – quando rivedremo dopo tanti anni i suoi schech di drive-in rideremo ancora e quando rileggeremo i suoi libri proveremo ancora le medesime emozioni come se fossero stati appena scritti e sempre attuali. l’unica parola che lo descrive è “UN GRANDE”

    p.s. e tutto questo bagaglio immenso e tutto il suo successo lo ha costruito facendo a meno dei gossip o trasmissioni televisive di tendenza, dovrebbe essere studiato a scuola come esempio alternativo

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