Forum. A Canelli (Asti) un convegno impresa-politica sul futuro della “silicon valley” dell’enomeccanica. Progetti, trasporti, sicurezza, sostenibilità, startup, sinergie con scuola e Università le priorità

inserito il 22 Ottobre 2021

Più che un convegno quello di oggi, 22 ottobre, a Canelli, nell’Astigiano, intitolato “Le meccaniche della ripresa”, è stato un “primo appuntamento” tra le Istituzioni pubbliche, Regione e Governo in primis, e il mondo delle imprese dell’enomeccanica che proprio nel Canellese, da oltre mezzo secolo, ha un polo d’eccellenza di livello mondiale che ormai spazia ben oltre la tecnologia legata alla produzione vitivinicola ed è leader anche in molti altri settori industriali, dal farmaceutico al tessile, dal food alla nautica. Importante seguirlo per chi, come questo blog, si occupa di notizie collegate ai settori wine e food e, più in generale, a quelle attività che contribuiscono allo sviluppo del Piemonte.

Dunque a Canelli l’amministrazione comunale, insieme a un pool di aziende Provincia di Asti e Regione Piemonte, ha messo in campo un forum per provare a prendere le misure di un comparto che ora, dopo un anno e mezzo di pandemia, una crisi economica e industriale che qui ha colpito meno duro, ma non per questo non ha fatto sentire i suoi effetti, ha bisogno di interrogarsi sul suo futuro, magari con l’aiuto di chi guida il la Regione e il Paese.

E così sul palco del cinema teatro Balbo (una storia di cultura interrotta dall’alluvione del 1994 che oggi sta cercando di rialzarsi com’è per tante strutture del genere), davanti a una platea dove spiccavano i ragazzo delle classi di Istituti tecnici, naturale bacino di formazione per gli addetti che lavoreranno nel settore, si sono ritrovati molti imprenditori dell’enomeccanica e alcuni esponenti del mondo politico locale e nazionale oltre a uomini e donne dello Stato e delle Forze dell’Ordine.

Tra gli interventi, moderati dal giornalista Vanni Cornero e svoltisi dopo i saluti del sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia, segnaliamo quelli di Andrea Tronzano, assessore alla Attività Produttive per la Regione Piemonte; del suo collega Marco Gabusi, ex sindaco di Canelli e titolare dell’assessorato a Trasporti e Infrastrutture; del viceministro allo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin e di Paolo Marmo, ceo dell’azienda Marmoinox di Canelli che è stato un po’ il portavoce del gruppo di imprenditori enomeccanici.

Tronzano ha annunciato e ricordato le azioni che la Regione ha intenzione di intraprendere a favore della manifattura piemontese, invitando gli imprenditori a segnalare le proprie necessità e quelle della propria filiera produttiva elencando una serie di finanziamenti che porrebbero aiutare lo sviluppo.

Gabusi ha puntato sui trasporti auspicandone l’ottimizzazione affinché i flussi di lavoratori e studenti verso il Sud Astigiano, dove hanno sede le maggiori aziende meccaniche, trovino finalmente quella razionalizzazione necessaria anche per il corretto sviluppo delle aziende e del loro indotto.

Pichetto Fratin, politico piemontese di lungo corso che negli Anni Novanta, fu artefice della legge che pertò alla costituzione dei primi due distretti industriali in Piemonte, quello del tessile a Biella e quello dell’enomeccanica a Canelli, ha ricordato l’importanza dell’appuntamento con il PNRR, il piano di aiuti che l’Unione Europea («…passata da essere un semplice condominio di Stati a una vera comunità federata di Nazioni») ha predisposto per l’Italia a guida Mario Draghi. Il viceministro non ha mancato di fare riferimento ai giovani e alla loro capacità di apprendere e sfruttare al meglio tutti i vantaggi di una evoluzione tecnologica sempre più rapida.

Infine Paolo Marmo della Marmoinox ha illustrato, con passione e orgoglio, le caratteristiche salienti di un comparto nato sull’onda della spumantistica italiana, nata proprio a Canelli quasi 160 anni fa, che ha saputo, forse un po’ troppo sottotraccia, svilupparsi, creare opportunità di lavoro e qualità della vita attraverso un miriade di industrie-laboratori espressioni di ricerca, creatività, spirito imprenditoriale e, in molti casi, di vero genio tecnologico e commerciale.
«Oggi – ha detto Marmo – le nostre industrie esportano macchinari in ogni parte del mondo aiutando altre imprese a fare qualità. Non è poco e spero che Canelli diventi il luogo ideale per un incubatoio di startup che affrontino sfide nel campo dell’alta tecnologia nel segno della sostenibilità e della sicurezza».

Insomma il Sud Piemonte, secondo quanto prefigurato dall’imprenditore canellese, oltre ad essere la “valle delle bollicine e dei buoni vini” diventi anche una sorta di “silicon valley” dell’alta tecnologia meccanica. Un’idea suggestiva per cui, oltre alle idee, bisognerà mettere in campo risorse non solo in termini di soldi, ma anche di persone e progetti. Vedremo.

A corroborare le sue parole Paolo Marmo ha presentato un suggestivo video di Ucima, l’associazione delle imprese che producono macchine per il confezionamento e l’imballaggio industriale, e una carta d’indennità del comparto del packaging italiano e piemontese che pubblichiamo qui di seguito e che dà, in modo immediato e esaustivo, senso, spessore e ruolo del settore nel panorama economico italiano e internazionale.

Infine tutti hanno segnalato il necessario collegamento tra scuola, università e impresa in modo da modulare al meglio la preparazione e la formazione non solo di tecnici, ma anche di figure manageriali vitali per il futuro del settore.

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)      

Qui la presentazione del comparto.
     

e il video di Ucima

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