Il Nizza è. In corso la rassegna dedicata al Nizza docg. Intanto i produttori guardano al futuro: «Ettari sotto controllo, MGA e lotta vera alla Flavescenza»

inserito il 2 Ottobre 2021

Una delle regole base del giornalismo (ebbene sì, esiste ancora) è (dovrebbe essere) quella di individuare la notizia vera in mezzo alle tante informazioni che vengono diffuse, ad esempio, in un incontro stampa.

A nostro avviso, ieri, durante la presentazione della rassegna “Il Nizza è” in corso fino a lunedì 4 ottobre a Nizza Monferrato, nell’Astigiano, patria e culla del Nizza docg ottenuto con uve barbera selezionate della zona, le notizie più “appetitose” sono state almeno tre e le ha date tutte il presidente dell’associazione produttori del Nizza docg, Stefano Chiarlo.

Chiarlo ha parlato di un necessario controllo degli ettari destinati a produrre uve per Nizza docg, «Meglio che il Nizza docg sia apprezzato con una bottiglia in meno» ha detto evocando una “governace” oculata e accurata del “rosso” che vorrebbe veleggiare verso il milione di pezzi e ad oggi si attesta attorno alle 700/800 mila bottiglie con prezzi di media sui 20 euro (non male); della necessità di concretizzare le MGA, cioè le menzioni geografiche aggiuntive, insomma i cru (ah, i francesi e la loro magnifica capacità di sintesi linguistica!) del Nizza docg «Per dare ancora più prestigio e valore a un vino che li merita tutti»; e per ultimo, ma non importante, Chiarlo ha parlato della Flavescenza Dorata, la malattia che sta bersagliando molti vitigni piemontesi tra cui la barbera. «Ci vuole un impegno maggiore da parte delle Isituzioni, Regione Piemonte in primis – ha detto Chiarlo -. Ci vuole – ha precisato – più concentrazione sulla ricerca scientifica per debellare una volta per tutte una malattia che rischia di falcidiare pesantemente i vigneti come fece la Fillossera nell’800». Un appello accorato, quello del presidente dei produttori del Nizza docg che vedremo se sarà raccolto.

Il resto della presentazione de “Il Nizza è” è stata come da scaletta, interventi di: Lorenzo Giordano (Cantina Vinchio e Vaglio) in rappresentanza del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato (presidente Filippo Mobrici) ha assicurato che il prossimo anno il Nizza docg sarà al centro di iniziative e promozioni.
Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Vini Colli Tortonesi che tutela il famoso bianco Timorasso ora Derthona l’antico nome di Tortona patria di vitigno e vino riscoperti dal quel guro enologico che è Walter Massa, ha segnalato le tante similitudini tra Derthona e Nizza docg, tra le più importanti il collegamento tra vino e luogo.
Paolo Poncino, delegato Ais Asti ha spiegato il ruolo dei sommelier nel raccontare spirito, storia e progetti dei vini.
Infine Annalisa Conti, vicepresidente dell’associazione Paesaggi Unesco Langhe-Roero e Monferrato ha richiamato tutti all’unità nel segno di progetti territoriali comuni (sante parole!).
Non è mancata la “benedizione laica” di Gianni Fabrizio degustatore e curatore della Guida Gambero Rosso che ha rassicurato i produttori: «siete sulla giusta strada. Bene arrivare alle MGA per mettere in etichetta la collina e, magari anche la vigna».

Fin qui notizie e informazioni alla presentazione dell’evento che è organizzato da: enoteca regionale di Nizza (presidente Mauro Damerio) e Comune di Nizza Monferrato, produttori del Nizza docg insieme a Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Regione Piemonte, associazone Paesaggi Unesco Langhe-Roero e Monferrato.
Altre info e programmi qui.

(nella foto in apertura da sinistra: Conti, Giordano, Damerio, Chiarlo e Repetto)

fi.l.

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