La Caudrina ferita. Ladri appiccano il fuoco alla cantina privata di Romano Dogliotti. In fumo bottiglie pregiate «E i miei ricordi di una vita da vignaiolo»

inserito il 7 Novembre 2014

La notizia ha meritato tre colonne i cronaca locale e neppure una riga in nazionale. A noi di Sdp, invece, pare eclatante e degna della rilevanza globale che solo il web può dare la notizia della disavventura toccata a Romano Dogliotti, che è non solo una delle griffe più note del mondo del moscato e del vino in generale e un imprenditore di successo, ma una persona per bene, che tanto ha fatto e fa per l’enologia piemontese e italiana e tende sempre una mano quando c’è bisogno di darla.

La cronaca di quello che è successo è banale: di notte, alcuni balordi penetrano nell’azienda Caudrina di Castiglione Tinella, al confine tra Cuneese e Astigiano. Vogliono aprire la cassaforte della famiglia Dogliotti che nella cantina/dispensa privata. Hanno un cannello a gas, quello che i giornalisti di “nera” e gli investigatori chiamano lancia termica. Solo che qualcosa va storto e la fiamma a gas appicca le fiamme a tutto: casse di legno, imballi in cartone, salumi, latte di alimenti. I Dogliotti accorrono ma è troppo tardi, le fiamme sono già sviluppate. «Sentivamo le bottiglie scoppiare» racconta a SdP Romano, «Sono davvero abbattuto – ammette -. Oltre al danno economico, che non ho avuto ancora testa di quantificare, resta la perdita non quantificare di quello che avevo raccolto in una vita di vignaiolo. È stato un colpo al cuore della storia di questa azienda».

Le indagini sono in corso anche se ci sono scarse speranze di trovare i responsabili. Da parte della redazione di SdP la massima solidarietà a Romano e alla sua famiglia.

E per dare un’idea dello scempio pubblichiamo le foto che la famiglia Dogliotti da pubblicato su Facebook.

 

 

 

 

 

 

 

2 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. carlo fiori "guffanti" 10 Novembre 2014 at 19:40 -

    Romano!
    Noi tutti della Guffanti ti siamo vicini.
    Davvero sei una “persona per bene” e come tale possiamo immaginare lo sconcerto che hai provato per questa dimostrazione di incivile bestialità che, al dilà del danno materiale, ha arrecato una ferita morale.
    Ma sappiamo anche che sai lottare e che non ti lasci abbattere e, per quel che conta, ti chiediamo di saperci e sentirci al tuo fianco.
    Carlo

  2. Giovanni bosco 7 Novembre 2014 at 19:36 -

    Solo due parole FORZA ROMANO!!!

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