Lutto. È morto Lorenzo Corino, mente, cuore e anima del mondo del vino

inserito il 4 Novembre 2021

“Sono nato due mesi dopo la vendemmia del 1947, memorabile per l’eccellenza nei gusti della Barbera. Le decisioni fondamentali nel mio cammino sono state prese da ottimi suggeritori che ho saputo ascoltare ricevendone incalcolabile profitto. Ho conosciuto e vissuto il mondo della ricerca pubblica in agricoltura nazionale e all’estero, son felice di aver colto nel segno del mio connaturale. La riconoscenza verso i miei antenati ho cercato di esprimerla anche attraverso l’impegno nell’azienda di famiglia, un ristoro importantissimo e fonte di tante emozioni…”
Lorenzo Corino (foto), 74 anni, nato sulle colline Costigliole d’Asti, una laurea in Scienze Agrarie, da subito appassionato ricercatore al CNR, poi sperimentatore, quindi direttore dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto, sede di Asti, dirigente presso Il Centro di Ricerca per l’ Enologia di Asti e responsabile di numerosi progetti di ricerca e di progettazione vinicoli, si è spento oggi, 4 novembre 2021.
Era malato da qualche tempo.
La sua è stata una delle figure di assoluto spicco del mondo del vino piemontese e italiano. Chi lo conosceva bene ne parla come un ricercatore scientifico rigoroso, innamorato del suo lavoro, della scienza e della terra, anche a costo di sostenere tesi scomode come quella che per battere in modo definitivo alcune tra le più disastrose malattie della vite si sarebbe dovuto sospenderne la coltivazione per dare tempo al terreno di risollevarsi dallo sfruttamento troppo intensivo. Posizioni che gli erano valse l’appellativo di sognatore, di inguaribile utopista, ma che, tuttavia, per alcuni produttori erano state l’occasione di riflettere e provare “a fare meglio”. E questo gli era stato riconosciuto pubblicamente.
Tanta roba per chi sa quanto i produttori vinicoli piemontesi siano poco o per nulla inclini a mettersi in discussione.
Ora di Lorenzo Corino resta un’enorme eredità, quella di un uomo di ricerca, di vigna e di terra che, nonostante la produzione di ricerche e libri, di studi e relazioni, non ha disdegnato misurarsi e usare i nuovi mezzi di comunicazione, come il web e i social. Il suo aggiornatissimo e interessante sito/blog (qui) con tutte le pagine dei canali social collegate (Facebook, Twitter e Instagram) e poi c’erano i siti Internet delle aziende che seguiva con ampie sezioni informative curate direttamente da lui. Quella di famiglia, Casa Corini, a Costigliole d’Asti nell’Astigiano, un modello di vitivinicoltura rispettosa e sostenibile; e la Fattoria La Maliosa in Toscana di cui prende la direzione nel 2013 e a cui dà una chiara impronta naturistica. Del resto Corino è stato un fiero sostenitore del vino naturale, dandone sul suo sito web una personale e precisa definizione (qui) e elaborando un proprio metodo di vinificazione chiamato appunto “Metodo Corino” (qui) .
Letti oggi i testi, le idee, i progetti e le tesi di Lorenzo Corino contribuiscono a creare un grande manifesto che sembra ricordare ai vignaioli quello che sono veramente: i custodi di un mondo naturale che, lontano dallo sfruttamento commerciale, va preservato, seguito e amato.
Scrive Lorenzo Corino al termine della sua biografia: “Il mio pensiero si lega al valore fondamentale del capitale terreno ed ambiente circostante, e del suo utilizzo ottimale per accrescere la valenza salutistica dei suoi frutti”.
Una delle più chiare e limpide dichiarazioni d’amore alla terra.

Filippo Larganà
(filippo.largana@libero.it)

3 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. Antonella manuli 5 Novembre 2021 at 20:30 -

    Sono contenta che abbia trovato in Toscana ambiente e persone che l’hanno capito e accolto e con lui hanno creato e sperimentato in libertà per 9 intensissimi anni. Sono orgogliosa dì sapere che questa seconda vita professionale e umana l’abbia trovata da noi “in Maliosa”. Come ci chiamava lui. Il suo ricordo indelebile nelle persone e nei paesaggio che abbiamo insieme modellato. Ogni metro parla dì lui

  2. Emilio Garoglio 5 Novembre 2021 at 19:11 -

    Riposa in pace Grande uomo, ci vedevamo poco perché tutti e due eravamo molto impegnati, ma visto che ero il suo meccanico Moto Guzzi e come sempre quando era finita la portavo in cascina, si passava anche ore a chiacchierare, da Lui imparavi sempre qualcosa che nella vita ti rimarrà x sempre. Condoglianze alla famiglia.

  3. Bruno culasso 4 Novembre 2021 at 22:49 -

    Ciao a tutti fortunatamente ho potuto conoscere il grande amico Lorenzo Corino sono molto triste della notizia di oggi della sua scomparsa Ciao Lorenzo buon viaggio aiutaci ancora da lassù Ciao ci mancherai

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