Manodopera straniera nei campi e nelle vigne. La Regione Piemonte scrive a prefetti e sindaci per aumentare misure e controlli anti Covid

inserito il 22 Agosto 2020

Mentre, come specifica la Regione, secondo l’ultimo report ministeriale il rischio in Piemonte scende da moderato a basso e che «escludendo quelli importati, non si registra un trend in significativo aumento dei nuovi casi», ecco che l’attenzione si sposta sui misure e controlli anti Covid relativi ai lavoratori stagionali stranieri, soprattutto nordafricani, asiatici e dell’Est europa, che operano e opereranno sul territorio piemontese per la raccolta di frutta, verdura e per la vendemmia.
In merito a questo i vertici regionali hano ritenuto opportuno inviare una lettera a prefetti e sindaci del Piemonte per chiedere maggiori controlli e misure anti Covid.
Ecco il testo della missiva diffuso ai media questa mattina.

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Il presidente della Regione Piemonte, con il vicepresidente e gli assessori alla Sanità, all’Agricoltura, alla Sicurezza e Immigrazione e alla Protezione Civile, ha scritto in queste ore una lettera ai Sindaci e ai Prefetti del territorio per chiedere una intensificazione del controllo dei flussi provenienti dall’estero di manodopera destinata al settore agricolo.

In prossimità dell’apertura della stagione della vendemmia e della raccolta, infatti, come ogni anno i coltivatori piemontesi avranno la necessità di avvalersi dell’aiuto fornito dalla manodopera dall’estero. Alcuni dei paesi da cui proviene normalmente il personale bracciante sono in questa fase particolarmente attenzionati per la loro situazione epidemiologica, in particolare i paesi dell’Est (vedi elenco del Dpcm del 7 agosto – allegato 20).

Il Presidente e gli Assessori spiegano che, data la potenziale criticità che tali flussi di lavoratori possono rappresentare per il contenimento della  pandemia, è necessaria da parte di tutti la massima collaborazione per presidiare, prevenire e individuare in modo tempestivo eventuali soggetti positivi al Covid, collaborando e scambiando informazioni anche con le cooperative e con tutti i soggetti coinvolti nella gestione del personale estero impiegato in agricoltura.

È fondamentale – sottolineano – non vanificare gli sforzi fatti per contenere la diffusione del virus e tenere alta l’attenzione sul rispetto delle prescrizioni previste dai Decreti ministeriali, dalle Ordinanze Regionali e dalle Linee Guida della Conferenza delle Regioni.

Intanto nel Report 14 di monitoraggio della Fase 2 del Ministero della Salute il livello di rischio per il Piemonte è sceso da “moderato” a “basso” (con zero allerte), perché – escludendo quelli importati – non si registra un trend in significativo aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sotto la soglia anche l’Rt a quota 0.73.

Dei 208 nuovi casi dell’ultimo Report 58 sono sintomatici e 83 importati (di cui 24 sintomatici). 
Dei 83 casi importati, 3 arrivano da altre regioni italiane e 80 dall’estero.

Motivo del tampone per questi 208 nuovi casi:
– 81 sono stati sottoposti al test nell’ambito di attività di screening
– 90 sono stati sottoposti al test perché contatti di casi accertati
– 37 sono stati sottoposti al test perché presentavano sintomi.

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