Nomine. È Giacomo Pondini il nuovo direttore del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti. Dogliotti: «Manager con preparazione internazionale»

inserito il 11 Giugno 2020

Ci sono voluti quasi nove mesi per avere il nuovo direttore del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg. E alla fine la nomina è arrivata. Il nuovo direttore è Giacomo Pondini (foto), 44 anni, toscano, e proviene dal Consorzio del Brunello di Montalcino di cui è stato direttore dal 2015. Prende il posto dell’albese Giorgio Bosticco, in pensione dal settembre 2019.

Dice il presidente, Romano Dogliotti: «Eravamo alla ricerca di una persona in perfetta sintonia con il mondo del vino e, nello stesso tempo, in possesso di una preparazione di profilo internazionale, in grado di rispondere adeguatamente alle sfide che la nostra denominazione deve affrontare. Il dottor Giacomo Pondini ha queste caratteristiche per formazione accademica, professionale e umana. Sono certo che insieme faremo un eccellente lavoro in modo da conferire al Consorzio la guida che gli compete».

«Arrivare alla direzione del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg è un’opportunità di crescita professionale e umana» è il primo commento di Giacomo Pondini che aggiunge: «Da parte mia, come sanno gli esponenti del Consorzio con cui ho avuto modo di confrontarmi in queste settimane, posso assicurare il massimo impegno per far crescere e tutelare una denominazione storica e importante non solo per il Piemonte, ma per l’Italia del vino nel suo complesso».

Con un percorso formativo fortemente indirizzato al contesto internazionale (laurea in Scienze Politiche con indirizzo internazionale conseguita all’Università di Siena e un Master in Carriere diplomatiche e Organizzazioni internazionali all’Università di Parma), dopo un incarico nell’aerea commerciale presso l’Ambasciata italiana in Namibia all’inizio degli anni Duemila, Pondini è entrato nel mondo dell’enogastronomia ricoprendo vari ruoli in aziende vitivinicole nella zona del Chianti per poi approdare al Consorzio del Morellino e, in seguito, a quello del Brunello.

Lascia un Commento


I commenti inviati non verranno pubblicati automaticamente sul sito, saranno moderati dalla redazione.
L’utente concorda inoltre di non inviare messaggi abusivi, diffamatori, minatori o qualunque altro materiale che possa violare le leggi in vigore.
L’utente concorda che la redazione ha il diritto di rimuovere, modificare o chiudere ogni argomento ogni volta che lo ritengano necessario.