Progetti. Consorzio dell’Asti e Slow Food insieme per i temi ambientali. «Raccolta di fondi a favore del centro studi di Amatrice»

inserito il 6 Giugno 2018

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Possono il vescovo di una delle più antiche diocesi d’Italia e appassionato della buona tavola che viene da una famiglia con radici comuniste, andare d’amore e d’accordo per il bene degli altri e del pianeta su cui viviamo? Certo che possono e lo fanno pure (e non sarebbe la prima volta).
L’ultimo esempio di apparente “strana coppia”, senza scomodare lo scontato paragone Peppone e Don Camillo, sono Carlin Petrini, fondatore di Slow Food (che è nata come Arcigola, movimento legato alla sinistra italiana) e di tante altre iniziative per il vivere sano e per salvaguardare la Terra, e il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili.
I due hanno promosso un centro di studi internazionali su tematiche ambientali. Al progetto concorre anche il Consorzio dell’Asti con modalità e iniziative che illustra la nota stampa consortile che pubblichiamo qui. Buona lettura.    

È stata presentata, presso la sede del Consorzio dell’Asti, l’iniziativa “l’Asti d’estate”, che intende valorizzare il Moscato d’Asti e l’Asti DOCG nella ristorazione italiana di qualità.

Dal 15 giugno al 30 settembre 2018, i vini del Consorzio saranno protagonisti nei ristoranti italiani segnalati da Slow Food Planet: qui verranno proposti in abbinamento ad una tipicità simbolo del locale.

Per ogni piatto, verrà devoluto un euro al progetto Laudato si’ finalizzato alla costituzione ad Amatrice del centro studi internazionale denominato Casa Futuro – Centro Studi Laudato si’, dedicato alle tematiche ambientali e alle loro ricadute sociali.

Il contributo andrà a sommarsi alle risorse raccolte dalleComunità Laudato si’,che nascono dall’iniziativa del vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili e di Carlin Petrini.

E proprio alla presenza del fondatore di Slow Food, di Eugenio Signoroni curatore dell’app Slow Food Planet e della guida Osterie d’Italia, dei vertici del Consorzio e di numerosi giornalisti è stata presentata la collaborazione del Consorzio dell’Asti con Slow Food Planet, che ambisce a unire la bontà delle bollicine piemontesi, agli intenti solidali del progetto.

Osti del Moscato d’Asti e Asti DOCG” è il nome che si è scelto di dare ai gestori che hanno deciso di unirsi nel nome di questi vini e di dedicare una particolare attenzione alla valorizzazione di queste eccellenze.

Un centinaio i locali coinvolti nella campagna “l’Asti d’Estate” segnalati nell’app “Slow Food Planet” all’interno della quale un link al sito del Consorzio dell’Asti DOCG, illustrerà i dettagli del progetto. Le osterie e i ristoranti italiani sono i locali più frequentati dal pubblico dei gourmet. Sono luoghi dove oltre alla cura nella cucina, si viene accolti e trasportati in un viaggio alla scoperta dei sapori più autentici del territorio, sotto la guida attenta dell’Oste.

Il Moscato d’Asti e l’Asti DOCG sono sempre stati protagonisti nella storia della ristorazione italiana. Unici nel loro genere sono immediatamente riconoscibili per la componente aromatica in armonia con la dolcezza e la freschezza del gusto. 

Vini della tradizione che, nel tempo, hanno raggiunto livelli qualitativi straordinari anche grazie alla diffusione della moderna tecnologia che ha consentito di mantenere gli immensi profumi dell’uva appena raccolta. Inoltre ogni volta che verrà scelto un piatto oggetto di abbinamento, il locale consegnerà in omaggio al cliente la ricetta del piatto abbinato al Moscato d’Asti e Asti DOCG, le esclusive stampe numerate realizzate dall’artista Giancarlo Ferraris con l’illustrazione della “Moscato d’Asti Story” la storia antica e unica dell’uva moscato.

Il moscato è una ricchezza che abbiamo solo noi ed è l’unico spumante dolce al mondo, ha sostenuto Carlin Petrini fondatore d Slow Food – credo che i produttori del Moscato hanno fatto la differenza dando anche una grande mano all’Asti a ritornare in auge grazie al ritrovato equilibrio tra qualità e quantità prodotta”.

Abbiamo avviato un processo di collaborazione con Slow Food – ha dichiarato Romano Dogliotti Presidente Consorzio di tutela dell’Asti – per i grandi obbiettivi comuni, come la valorizzazione, la difesa del territorio, il futuro dei nostri viticultori. E’ una iniziativa dove verrà offerto l’Asti secco in tutto il periodo estivo e l’abbinamento con il dessert per l’Asti docg e il Moscato d’Asti”.

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