Robiola dop di Roccaverano “star” in Europa

inserito il 26 Novembre 2009

p006_1_00Novità europee in vista per la robiola dop di Roccaverano.Entro fine anno Bruxelles potrebbe approvare alcune importanti variazioni al disciplinare di produzione. La più importante è quella che alza fino al 50% il limite minimo di latte caprino da utilizzare per produrre Roccaverano dop. È una disposizione attuata già dal 2004 dai produttori attraverso una “protezione transitoria” e che dovrebbe essere accolta anche dalla commissione dell’Ue.

La notizia è stata confermata a Sdp dal presidente del Consorzio di tutela (www.robioladiroccaverano.com), Ulderico Antonioli Piovano. «È una scelta di qualità e di coerenza verso un territorio con potenzialità ancora inespresse – ha detto il presidente del Consorzio –. Qualcuno – ha aggiunto – avrebbe voluto una posizione più rigida, magari che si tendesse ad un 100% di latte caprino. Ma è un’ipotesi che, allo stato, non è praticabile».

Fino a cinque anni fa il disciplinare consentiva un’aggiunta di latte di pecora e mucca fino all’85% con un limite minimo di latte caprino del 15%. Da anni, però, c’è chi produce robiola di Roccaverano in purezza, cioè solo con latte caprino. la denominazione non cambia, la differenza è solo nel colore del bollino ministeriale: bianco per latte misto, oro per solo latte di capra.

Non è l’unica novità che riguarda questo formaggio piemontese. Infatti il 3 e 4 febbraio, a Bruxelles, i produttori della Robiola dop di Roccaverano sono stati invitati al meeting organizzato dalla rete delle Regioni europee ogm-free (www.gmofree-euregions.net).

«Merito del fatto che per primi abbiamo introdotto nel disciplinare di produzione il divieto di alimentare gli animali da latte con mangimi o altri alimenti geneticamente modificati» ha spiegato a Sdp Antonioli Piovano.

Per una volta il Piemonte dei sapori è arrivato prima e meglio.

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