Sport & vino. Al rally del moscato questa volta niente Prosecco. Si è brindato rigorosamente con l’Asti docg

inserito il 2 Luglio 2012

Moscato batte Prosecco 1-0. Non è l’Europeo bello e sfortunato dell’Italia di Prandelli, ma che sul palco delle premiazioni al Rally del Moscato di Santo Stefano Belbo (Cuneo) si sia brindato con Asti docg (a base moscato) è già un successo. Essì, perché lo scorso anno, non era andata così e nella patria del Moscato d’Asti e dell’Ast docg, i vini fratelli che si ottengono con l’uva moscato coltivata in 52 Comuni tra le province di Cuneo, Asti e Alessandria, i piloti vincitori avevano brindato a… Prosecco. Le foto documento sono ancora visibili su Facebook qui.

Invece questa volta al Rally del Moscato, che si è svolto domenica primo luglio 2012, si è brindato rigorosamente con Asti docg. Un sollievo dopo le polemiche della scorsa edizione quando sul palco, al momento della premiazione dei vincitori, tra lo sconcerto di molti, furono stappate bottiglie di Prosecco, vino veneto che con le colline del moscato c’entra poco se non per il business che ne fanno le aziende piemontesi che lo imbottigliano e lo commercializzano.

Le polemiche, infatti, non mancarono tanto che quest’anno la manifestazione è stata sponsorizzata direttamente dal Consorzio per la Tutela dell’Asti docg e del Moscato d’Asti docg. Una garanzia per evitare svarioni eno-territoriali.

D’altra parte vincitore del rally è stato Massimo Marasso, enologo di Neive (Cuneo), pilota appassionato rallista, manager della F.lli Martini di Cossano Belbo, una delle case spumantiere dell’Asti, ma anche vicepresidente del Consorzio di Tutela.

Insomma le “cinture di sicurezza” per non ripetere sbandate enologiche a favore di altri vini ci sono state tutte e hanno funzionato.

La scorsa edizione, quella “prosecchizzata”, l’aveva vinta Fabio Carosso, sindaco di Coazzolo (Asti), Comune di moscato e in prima fila nella querelle che contrappone chi non vuole allargare l’are adi produzione del vitigno a chi, Consorzio di Tutela in testa, vorrebbe invece aprire alla città di Asti. Sarà un segno del destino? Staremo a vedere. Intanto la querelle prosegue a colpi di carte bollate e di superparcelle per gli avvocati di entrambe le parti in causa.

Infine qualche accenno di cronaca sportiva: Massimo Marasso e il suo navigatore, Marco Canuto, della scuderia astigiana Eurospeed, hanno gareggiato con una Peugeot 207 Super 2000. Il loro successo è arrivato grazie al miglior tempo fatto segnare su quattro dei sei tratti cronometrati (due da ripetere tre volte) che hanno caratterizzato l’undicesima edizione della gara promossa dalla 991 Racing, e valevole per il Challenge di zona e per il Campionato Piemonte e Valle D’Aosta – Trofeo Automotoracing.

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