Ultim’ora. La Coppo di Canelli (vini e spumanti) venduta al “Bill Gates” italiano. È Gianfranco Lanci, presidente di Lenovo (computer) e già proprietario della Cantina Dosio (Barolo) a La Morra

inserito il 7 Giugno 2021

Dopo Gancia e Contratto un’altra Cantina vinicola storica dell’Astigiano, la Coppo di Canelli, passa di mano. Le voci di queste ultime settimane hanno trovato conferma questa mattina, 7 giugno. Paolo Coppo, esponente della famiglia, ha confermato la vendita. «Abbiamo ceduto l’azienda a un manager, un imprenditore, originario del Piemonte già proprietario di una Cantina nella zona del Barolo e che siamo certi saprà dare ancora più impulso al futuro della Coppo».
Dichiarazioni stringate per lasciare spazio alla nota stampa che ha seguito le prime parole dei diretti interessanti.

Il manager che ha acquistato la Coppo di Canelli è Gianfranco Lanci, ingegnere, 67 anni, un passato e un presente nel mondo dei computer sempre ad altissimo livello con incarichi ai vertici internazionali prima in Acer e poi in Lenovo di cui è presidente, incarico che, a quanto pare, lascerà a settembre per andare in pensione.
Un manager di profilo internazionale che per le sue qualità imprenditoriali è stato definito il “Bill Gates” italiano avendo scritto la storia del personal computer negli ultimi 40 anni. Un manager immerso nel mondo digitale che, nonostante tutto, non ha mai dimenticato le sue radici piemontesi e l’amore verso il mondo della viticoltura e del vino tanto che nel 2015 ha acquisito le Cantine Dosio a La Morra, una delle zone più vocate alla produzione del Barolo.
Oggi il salto verso il Canellese con l’acquisto della Coppo, una delle perle della produzione vinicola nel cuore della città dove, nel 1865, è nato il primo spumante d’Italia. Particolari che valgono e costituiscono il valore aggiunto di un territorio impossibile da clonare e ambìto da molti.

Per quanto riguarda gli esponenti della famiglia Coppo, che nel 1892 fondò l’azienda canellese con le cantine ancora operative in via Alba e parte integrante delle quattro “Cattedrali Sotterranee” (le altre sono Gancia, Contratto e Bosca) da cui partì la candidatura che nel 2014, primi tra le aree vinicole italiane, portò i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco, alcuni di loro resteranno in azienda con mansioni direttive e di coordinamento: Paolo Coppo si occuperà di vendite all’estero, suo figlio Luigi sarà nel CDA mentre l’altro fratello di Paolo, Roberto, si occuperà della produzione.

Sull’entità dell’operazione vige, come è naturale, un comprensibile riserbo. Tuttavia, in mancanza di indicazioni ufficiali, è verosimile che l’accordo sia stato siglato su cifre attorno ai 15, 20 milioni di euro.

A di là delle risorse impiegate per l’acquisizione c’è da chiedersi ora quali saranno le prime mosse della famiglia Lanci che si ritrova per le mani una delle “Ferrari” del vino piemontese e italiano.
Si parla di un ambizioso progetto di potenziamento di incoming per valorizzare al meglio le vendite e anche le splendide antiche cantine Coppo che già con la famiglia fondatrice, negli ultimi tempi, erano state oggetto di restauro, ristrutturazione e promozione.
Lanci avrebbe anche preso contatto con le altre Cantine Storiche di Canelli per, a quanto pare, ipotizzare azioni comuni. Un buon inizio.

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)

Qui il testo del comunicato stampa diffuso pochi minuti fa.

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 La Morra (Cuneo), 07 giugno 2021 – Cantine Coppo, la prestigiosa storica azienda vitivinicola di Canelli, da oggi entra a far parte del Gruppo Dosio

Preservare e valorizzare la tipicità delle Langhe e del Monferrato, due territori d’eccellenza riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sono alla base dell’accordo che porterà le due aziende a potenziare l’impegno verso la ricerca costante della qualità in ogni dettaglio a partire dal territorio, sino a tutte le fasi del processo di vinificazione, invecchiamento ed imbottigliamento. 

Con oltre un secolo di storia, Cantine Coppo si occupa della conduzione dei vigneti di proprietà producendo vini di qualità in cantine, le cosiddette Cattedrali Sotterranee dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2014, un vero tempio dedicato al vino, alla sua storia e alla dedizione della famiglia Coppo. 

Per Gianfranco Lanci, riferimento del Gruppo Dosio, piemontese doc e fra i top manager italiani più di successo a livello mondiale che ha scritto la storia del personal computer degli ultimi 40 anni, l’accordo con cantine Coppo rappresenta soprattutto l’occasione per cogliere la sfida per una reale ‘smart agricolture– mirata all’integrazione di tecnologie digitali con l’obiettivo di far dialogare i tempi scanditi dalla natura, ai quali si deve un imprescindibile rispetto, con tutti gli elementi di innovazione tecnologica oggi disponibili. 

Per la famiglia Coppo, l’ingresso all’interno del Gruppo Dosio significa guardare al futuro con il proposito di scrivere una nuova pagina di una storia che resterà tutta italiana e profondamente radicata nei valori, nella missione e nelle competenze con cui la famiglia ha sviluppato il brand in oltre 125 anni. 

Al fine di garantire la massima continuità aziendale, i fratelli Paolo e Roberto Coppo oltre a Luigi Coppo, esponente della quarta generazione, continueranno a occuparsi degli aspetti produttivi e commerciali di Coppo occupando posizioni di rilevanza nel gruppo. 

Gruppo Dosio 

Fondata nel 1974 su una cascina preesistente, risalente alla metà del XVIII secolo, l’azienda negli anni è stata completamente ristrutturata. I 42 ettari di vigneti di proprietà si estendono dalle Langhe al Monferrato garantendo una produzione di notevole livello qualitativo. www.dosiovigneti.com  

Coppo 

Coppo ha sede a Canelli (Asti) e dal 1892 ha per missione la produzione di vini vocati alla massima espressione delle specificità del Piemonte e del Monferrato. www.coppo.it  

 

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