«Il registro telematico del vino che entrerà in vigore il 30 giugno prossimo sta registrando in queste ore inconvenienti di carattere tecnico. E’ necessario trovare una soluzione per il settore che dovrà affrontare una vendemmia già problematica», lo dichiara Massimo Fiorio, astigiano (è stato sindaco di Calamandrana) deputato Pd e vicepresidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio. «Chiediamo al Ministero delle Politiche agricole – aggiunge Fiorio che è stato anche relatore della legge testo unico sul vino – di verificare l’entità di tali inconvenienti e di valutare l’opportunità, qualora non fosse possibile garantire l’efficacia del sistema informatizzato, di salvaguardare comunque le aziende interessate».
Un appello che è stato raccolto anche dalle associazioni di categoria che hanno inviato al ministro Maurizio Martina una lettera firmata dai presidenti nazionali e che riportiamo in formato di immagine digitale.
Gli intoppi di carattere tecnico che ha segnalato Fiorio si vanno a sommare alle perplessità emerse in vari convegni nei quali si erano presentati i vantaggi del registro telematico. Ora i produttori sperano che tutto venga risolto nel più breve tempo possibile.
Ecco la lettera inviata al ministro dalle associazioni di categoria dei vitivinicoli: