Riceviamo e pubblichiamo. “Un’alleanza lunga più di vent’anni. E’ quella che lega i conferenti storici a Gancia, la casa spumantistica di Canelli che ha dato origine alla storia dello spumante italiano. Ad essere premiati quest’anno sono stati Nicola Muratore di Santo Stefano Belbo (mediatore Giorgio Oliva), Silvana Ossola di Bubbio, Fiorenzo Ivaldi di Perletto (mediatore Gianfranco Murialdi) e Silvana Capra di Vesime (mediatore Murialdi Gianfranco). Quattro nomi selezionati tra i più fedeli conferenti, ovvero i viticoltori che, ogni anno, scelgono di consegnare a Gancia il raccolto delle proprie vigne.
Da oltre vent’anni, la casa spumantistica organizza questo evento per premiare il sodalizio, in molti casi storico, considerato che diverse famiglie conferiscono le uve a Gancia da ben tre generazioni. Un’alleanza che è anche strategica, perché la qualità del vino nasce proprio in vigneto e, proprio per questo, ogni anno Gancia organizza la “Festa dei Conferenti”, il grande evento in cui i protagonisti sono proprio i viticoltori. “Sono estremamente soddisfatto per i risultati dell’ultimo anno – dichiara con orgoglio Alessandro Picchi, Presidente Gancia durante la serata – la produzione è aumentata di 2.200.0000 bottiglie ed il posizionamento di prezzo è cresciuto”.
Obiettivo dell’azienda è puntare a conquistare un’autonomia finanziaria e riposizionare il marchio Gancia a simbolo dello spumante italiano. Un ruolo che appartiene di diritto alla cantina: fu proprio Carlo Gancia, nel 1865, a creare il primo spumante metodo classico italiano. Durante la serata, è intervenuto anche Roustam Tariko, proprietario Gancia, che ha evidenziato come il mercato mondiale, ed in testa la Russia, sia in netta ripresa e, quindi, il futuro si presenti sotto i migliori auspici. Al termine della affollata cena, con la partecipazione di centinaia di persone, la serata è proseguita con la festa nelle suggestive cattedrali sotterranee Gancia, dove Umberto Smaila e la sua band hanno intrattenuto gli ospiti animando l’atmosfera”.