
L’arte e il vino, l’arte e le vigne, ma anche l’arte nelle Cantine che diventano percorso artistico e intimo. A fine 2024 Pia, Luigi e Polina Bosca, al timone della Bosca di Canelli, Casa vinicola storica con Cantine Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2014, avevano lanciato Palazzoirreale, cioè il polo artistico e culturale che ha nella antica sede dell’azienda, non a caso di via Luigi Bosca al civico 2, il punto focale per mostre ed eventi legati al mondo dell’arte e della cultura.
Dal 18 maggio e fino al 28 settembre, dopo la prima mostra dell’anno scorso di Patrick Tuttofuoco, è l’artista brindisino Giuseppe Gabellone protagonista di una esposizione personale.
Nelle sale che un tempo servivano a fare il vino ci sono le opere di Gabellone fatte di materia illustrata o spalmata, di metallo forgiato o anche di luce proiettata e costruita. Una declinazione di forme e idee, di sensazioni ed emozioni rappresentate plasticamente che invitano, come ha detto anche Polina Bosca nella presentazione della mostra, al ragionamento, al pensiero anche introspettivo.
Messaggi d’arte che prendono casa nelle Cantine in un crescendo di simbiosi visiva, olfattiva, tattile. «È il nostro modo per far rivivere e reinterpretare le stanze della nostra Cantina per farne non solo dimora aperta alle arti e alla cultura, ma anche luogo di proposte di valorizzazione del territorio astigiano e monferrino» spiega Polina Bosca.
E non manca la documentazione di quello che era, è e diventerà Palazzoirreale. Il progetto si chiama “Archivio Futuro”, titolo suggestivo per indicare il lavoro di vari fotografi che saranno chiamati a documentare i “work in progress” di eventi artistici che vedranno come scenario Palazzoirreale.
Intanto c’è la mostra di Gabellone (a cura di Giorgio Galotti, responsabile creativo, Diana Berti). Orari: sab–dom, ore 11–13.30 e 14.30–19.30. Gio–ven su prenotazione. Info al pubblico: +39 335 6322771 | info@palazzoirreale.com | www.palazzoirreale.com |
























