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Commenti “a freddo”. The World’s 50 Best Restaurants, mega réclame er Torino e il Piemonte. Chiarelli (Turismo): «Al centro di un contesto internazionale». Bongioanni (Agricoltura): «Straordinaria occasione di farsi conoscere come Piemonte-Is»
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Commenti “a freddo”. The World’s 50 Best Restaurants, mega réclame er Torino e il Piemonte. Chiarelli (Turismo): «Al centro di un contesto internazionale». Bongioanni (Agricoltura): «Straordinaria occasione di farsi conoscere come Piemonte-Is»

Secondo alcuni esperti, la rassegna The World’s 50 Best Restaurants che premia i 50 migliori ristoranti al mondo e che si è svolta dal 16 al 19 giugno a Torino e dintorni con supporto di Regione Piemonte, Città di Torino e Consorzio Piemonte Land of Wine, ha rappresentato un richiamo promozionale per il capoluogo di regione e per il Piemonte pari a 100 milioni di euro.

Tra i commenti “a freddo”, cioè a un paio di giorni dalla premiazione di chiusura al Lingotto del 19 giugno, ci sono quelli dei rappresentati regionali che hanno vissuto dal di dentro la manifestazione.

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Marina Chiarelli, assessore al Turismo, Sport e Cultura del la Regione Piemonte: «Per quattro giorni il Piemonte ha rappresentato un punto di riferimento per l’enogastronomia a livello mondiale. Chef, giornalisti e operatori del settore hanno avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare le eccellenze del territorio, immersi in paesaggi di straordinaria bellezza e accolti da strutture ristorative di alto livello. Un contesto internazionale di rilievo che ha posto l’accento sulla qualità dei prodotti piemontesi e sulla professionalità e inventiva dei nostri ristoratori»

L’assessore Marina Chiarelli con William Drew, direttore di TW50BR

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Per Paolo Bongioanni, assessore regionale all’Agricoltura e Cibo: «I Fifty Best 2025 hanno avuto il merito di portare al centro dell’attenzione del panorama enogastronomico e della cucina mondiale la terra con i migliori prodotti enogastronomici e il miglior cibo d’Italia e quindi del pianeta: il Piemonte. La nostra regione, oltre ad essere molto ben rappresentata nel club dei 50 migliori ristoranti del mondo, ha potuto in queste giornate farsi conoscere ancora dí più presso una platea di opinion leader e chef internazionali che sono i migliori testimonial della vocazione al cibo al vino e alla qualità del nostro Piemonte. Un’altra occasione che ha confermato quanto sia utile per il Piemonte avere un brand come “Piemonte Is- Eccellenza Piemonte” che ne identifichi nel mondo i prodotti di qualità».

L’assessore Paolo Bongioanni

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Di certo The World’s 50 Best Restaurants, che l’anno scorso di è tenuto a Las Vegas in USA, è stata una vetrina internazionale che ha messo Torino e il Piemonte sotto i riflettori con tanti ospiti che sono arrivati davvero da ogni angolo del mondo. Ma servirà? È la domanda che ci si fa in occasione di tutti gli eventi di massa che necessitano di risorse significative, private e pubbliche.

Le domande che, però, bisognerebbe farsi sono anche altre: che fanno i competitor, magari anche stranieri? Torino e il Piemonte sono percepiti come meta turistica oppure c’è ancora da lavorare? Siamo davvero sicuri che le eccellenze piemontesi, dal vino all’agroalimentare, dalla cultura all’arte e ai paesaggi naturali siano così conosciuti in Italia e nel mondo?

Ecco rispondere sì in modo convinto a tutte queste domande è, a nostro avviso, impossibile. Perché, appurato che in una società globale e globalizzata come la nostra, dominata dalla connessione e comunicazione continua, con una tecnologia che ha azzerato distanze e tempi, dire le cose oltre che farle è essenziale, ecco in questo preciso contesto risulta quanto mai attuale una frase attribuita a Jacques Séguéla (Parigi, 23 febbraio 1934) famoso pubblicitario francese, giornalista, scrittore e uomo d’affari che ha curato anche la promozione per importanti istituzioni pubbliche e noti e potenti uomini politici, che dice: «La pubblicità non sceglie per nessuno. Permette di scegliere meglio». E Torino e il Piemonte lo sono e lo hanno dimostrato.

fi.l.

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