
Uno spumante rosato che nasce da uve Barbera, una Cantina dedicata alla Barbera, un Centro Enoturistico che ospita molte iniziative e progetti artistici e culturali e un cuoco finalista a un famoso format TV di cucina.
Sono questi gli ingredienti dell’evento che la Cantina Barbera dei Sei Castelli presenterà il prossimo 11 maggio nel suo Centro Enoturistico di regione Opessina 41 a Castelnuovo Calcea, nell’Astigiano.
L’occasione è la presentazione pubblica di “Perluna”, il primo spumante rosato della Sei Castelli, ottenuto con uve Barbera.
Il programma prevede, dalle 11, il debutto dello spumante Extra brut “Perluna” con notizie e curiosità sulla realizzazione del nuovo vino, uno show cooking con Simone Grazioso, il giovane cuoco piemontese che è stato finalista alla trasmissione TV “Masterchef”. Seguiranno degustazioni di preparazioni gastronomiche in abbinamento ai vini della Cantina, un brindisi finale e un Photo Booth, cioè la possibilità di avere una foto dell’evento e con i suoi protagonisti.
L’ingresso alla manifestazione è libero e gratuito.
Spiega Enzo Gerbi, direttore enologo della Cantina e “papà” di Perluna: «Questo spumante è un altro tassello di quel grande mosaico che è il nostro progetto Il Risveglio del Ceppo. Nell’ambito di quella iniziativa, che ha portato alla riscoperta e valorizzazione dei ceppi storici di Barbera e alla vinificazione della Barbera d’Asti che porta quel nome, lo spumante Perluna è la dimostrazione di quell’economia circolare che punta all’uso di tutte le risorse delle nostre vigne senza scarti».
Gerbi ricorda come dalle uve delle viti centenarie e delle piante che da esse sono state ottenute, si sia ricavata non solo la Barbera d’Asti, ma anche una grappa, un vermouth e cosmetici a base di lenti delle uve.
Ed ecco che dagli acini del diradamento della Barbera “Il Risveglio del Ceppo” – l’operazione che permette al vignaiolo di selezionare i grappoli che servono per portare a corrette quantità e qualità di uva sulla pianta – nasce uno spumante Extra Brut, dal colore rosato, spumantizzato con il metodo Martinotti, che non solo recupera i grappoli diradati: «Ma ne eleva la loro destinazione trasformandoli in bollicine rosate di eccellenza gradevolezza» osserva Gerbi.
Dunque, dal concetto base “della Barbera non si butta via nulla” che ha originato il progetto “Il Risveglio del Ceppo” ecco che la Cantina Sei Castelli realizza un’iniziativa che va nel senso di un recupero non solo concreto delle risorse vitivinicole, ma anche culturale e sociale.
Come lo chiarisce il presidente della cooperativa, Maurizio Bologna: «Lo scopo di una cooperativa è quello di rispettare il termine “sociale” e garantire un reddito dignitoso ai propri soci conferitori promuovendo il loro lavoro e tutelando il paesaggio. Tutti i nostri progetti vanno in quel senso».
Annota infine Enzo Gerbi: «Le bollicine rosate di Perluna raccontano le mille storie della Barbera, il vitigno più coltivato in Piemonte, e confermano che Il Risveglio del Ceppo” con la Storia, il Vino, l’Arte, la Musica, celebra la cultura, la ricerca, il nostro territorio e la passione che ci guida».


