Feste. Arriva “Canelli, la città del vino”, rassegna del gusto tra vini e prodotti tipici, regionali e stranieri

inserito il 21 Settembre 2010

Le cantine Gancia, dove è nato il primo spumante d'Italia. Sabato e domenica, insieme ad altre sedi storiche, sono aperte al pubblico

Canelli, in provincia di Asti, capitale mondiale dello spumante e del moscato, apre alle cucine regionali italiane. Il 25 e 26 settembre 2010, ospita l’undicesima edizione di “Canelli, la città del vino”. La rassegna è dedicata alla buona tavola e vetrina delle tradizioni enogastronomiche di qualità. La formula ricalca quella delle precedenti edizioni: nel centro cittadino e in vari antichi palazzi della città e nelle storiche Cantine vinicole, dove maturano pregiati vini e spumanti, si potranno degustare specialità oltre che piemontesi, da Sicilia, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Veneto, Toscana, dal Trentino Alto Adige, dalla Valle.

Quest’anno alle regioni italiane si affiancheranno alcune nazioni europee. E’ prevista infatti la partecipazione, della città ungherese di Mezotur, dei portoghesi di Vila Real e degli svizzeri di Bellinzona e Lavaux.

L’intenzione è quella di far conoscere le cucine e i vini italiani e stranieri, ma anche di creare sinergie in campo turistico, culturale e commerciale.

Per degustare vini e prodotti tipici bisogna munirsi del calice della manifestazione, completo di tasca porta-bicchiere da appendere al collo. Il costo, che dà diritto all’ingresso ai punti di assaggio, è di 6 euro con numero libero di degustazioni.

Tra le iniziative collaterali da non perdere il tour nelle famose cantine di invecchiamento, le famose “cattedrali sotterranee”, delle aziende vinicole. Scavate nel tufo delle colline si sviluppano per chilometri nel sottosuolo della città. Da visitare i paesaggi viticoli della zona, veri giardini formati da estesi vigneti e boschi e inseriti, con alle cantine storiche canellesi, nel più ampio progetto di candidatura per il riconoscimento da parte dell’Unesco dei territori vitivinicoli del sud Piemonte quale patrimonio dell’umanità.

Aperto al pubblico anche il MUSA, il Museo Multimediale del Sud Astigiano “La vocazione, la cultura, la storia di Canelli e del suo territorio”. È in via Giuliani a pochi passi dalla sede Contratto e Bocchino.

Sdp

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