Fiere e Vino. Arriva a febbraio Wine Paris & Vinexpo Paris. E rivela tendenze: crescono i vini a basso tenore alcolico; si beve meno, ma meglio e il cambiamento del clima va affrontato

inserito il 16 Gennaio 2024

La prima fiera del vino a presentarsi per il 2024 è il Vinexpo di Parigi. È in calendario tra un mese, dal 12 al 14 febbraio alle porte della Capitale francese. Se ne parla in una nota stampa che pubblichiamo qui e che ci dà modo di riflettere suo futuro del vino italiano e piemontese.

E la cosa che al Piemonte dovrebbe interessare è il fatto che i francesi abbiano individuato tra le varie tendenze che potrebbero far bene al vino, in un prossimo e quanto mai non facile futuro, la predilezione di molti consumatori per i vini con basso tenore alcolico.

Sia chiaro che questo non vuol dire crisi per i grandi rossi o bianchi, sempre più al centro di una tendenza “premium”, ma di certo rappresenta un’opportunità in più, senza addentrarci nella nascente galassia dei vini analcolici, per quei prodotti che naturalmente hanno bassa gradazione.

Il Piemonte in questo senso ha esempi storici e blasonatissimi, ancorché con enormi possibilità di evoluzione. Su tutti il Moscato d’Asti, l’Asti Spumante, il Brachetto d’Acqui, le Malvasie. Sono vini che vendono milioni di bottiglie, che generano centinaia di milioni di euro in reddito diretto e indotto, che sono un pezzo importante del Made in Italy, che hanno rappresentato e rappresentano innovazione e creatività e perfino difesa del territorio, dell’ambiente, del paesaggio e della storia, al centro di aree patrimonio dell’Umanità tutelate dall’Unesco.

Eppure, spesso, sembrano vittime di una sorta di “bullismo” enologico che tende a relegarle (o ad autorelegarle) in una categoria minore rispetto al “gotha” autocelebrativo di alcune denominazioni con ripercussioni non solo economiche, ma anche di immagine e di proiezioni future, sia commerciali sia sociali.

Ecco proprio sull’onda delle riflessioni proposte dalla nota stampa di Vinexpo Paris, il vino italiano, e segnatamente piemontese, che sarà protagonista al salone francese, dovrebbe interrogarsi e soprattutto programmare il 2024 e gli anni a venire come il tempo della maturità e della consapevolezza.

fi.l.

Qui la nota stampa di Vinexpo Paris

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In occasione di, evento internazionale di riferimento nel mondo del vino, Vinexposium invita l’industria del vino e degli alcolici ad approfondire le sfide che il settore sta affrontando. Queste sfide, che vanno dal cambiamento climatico alle nuove richieste dei consumatori, dai conflitti geopolitici alle questioni economiche e commerciali, stanno spingendo l’intero settore del vino e degli alcolici a esplorare soluzioni innovative per contribuire alla sua necessaria evoluzione. 

Wine Paris & Vinexpo Paris 2024 registra un aumento molto significativo di espositori internazionali (+59% rispetto al 2023) con in testa alla classifica Italia, Portogallo e Spagna, tre Paesi che rappresentano il 67% degli espositori internazionali.

QUALI SONO LE PRINCIPALI TENDENZE?

Ecco alcuni temi che saranno approfonditi e dibattuti nell’arco di tre giorni alla presenza di eminenti esperti internazionali a Wine Paris & Vinexpo Paris, che si terrà dal 12 al 14 febbraio a Paris Expo Porte de Versailles. La crescita della manifestazione significa anche più sessioni all’interno del programma di ON! di quest’anno.

  • Il piacere della scoperta

Nonostante un rallentamento del consumo globale di vini e alcolici, la tendenza tra i consumatori è quella di scoprire nuovi orizzonti, con il desiderio di nutrire la loro curiosità con un’ampia varietà di denominazioni, vitigni, territori… Il mercato degli alcolici coinvolge anche liquori prodotti a tutte le latitudini. Pisco, mezcal e tequila beneficiano dell’interesse dei consumatori, il whisky piace agli indiani, il rum al Regno Unito e il cognac al Giappone.

  • La crescita dell’evoluzione “no/low”

Una delle tendenze più sorprendenti emerse a Wine Paris e Vinexpo Paris negli ultimi anni è il No/Low Alcol, una contrazione delle nozioni di astinenza (“no alcol”) e moderazione (“low alcol”), che sta attirando un numero crescente di consumatori. Mentre i Millennials e la Generazione Z giocano un ruolo chiave in questa evoluzione, la tendenza si estende ormai ai ristoranti stellati Michelin ed è rilevante in tutto il mondo. Il mercato globale No/Low ha superato gli 11 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 7% del volume in 10 mercati chiave (Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Spagna, Sud Africa, Regno Unito, Stati Uniti e Regno Unito). Il volume delle bevande analcoliche dovrebbe crescere del 9% tra il 2022 e il 2026 (fonte IWSR).

  • Premiumizzazione

La premiumizzazione del settore del vino e degli alcolici è una tendenza attiva da diversi anni. I consumatori sempre più edonisti mostrano un crescente interesse per i prodotti premium, i vini unici nel loro genere, gli alcolici di fascia alta e le esperienze di degustazione esclusive. Questa tendenza è alimentata dal desiderio di qualità, autenticità e differenziazione. I consumatori sono selettivi: vogliono bere meno ma meglio.

  • La crescita degli alcolici

Dalla pandemia, il mercato globale degli alcolici ha vissuto un periodo di crescita, trainato dalla cultura dei cocktail, dalla popolarità degli alcolici artigianali e dalla crescente popolarità delle bevande pronte da bere.

QUALI SONO LE SFIDE PRINCIPALI?

  • Cambiamento climatico

Tutti gli operatori del settore sono interessati da questo fenomeno. L’industria del vino e degli alcolici dipende fortemente dalle condizioni meteorologiche e climatiche e la qualità della materia prima è influenzata in modo significativo da questi fattori. I rischi climatici possono portare a cambiamenti nelle stagioni vegetative della vite. Per affrontare queste sfide, molti produttori di vino e liquori stanno implementando strategie di adattamento, come il cambiamento delle pratiche di viticoltura, la scelta di vitigni più resistenti ai cambiamenti climatici o l’investimento in tecnologie di gestione del rischio. Il settore sta anche esplorando approcci di sostenibilità per ridurre al minimo l’impatto sul clima e preservare i vigneti tradizionali.

  • Questioni geopolitiche

Il settore è strettamente legato a questioni geopolitiche, in particolare in termini di produzione, distribuzione, commercio internazionale e regolamentazione. Le sanzioni economiche imposte da alcuni paesi colpiscono il commercio di vino e alcolici allo stesso modo delle controversie commerciali o dei conflitti armati. Tutti questi fattori influenzano la domanda e le abitudini dei consumatori, portando a movimenti nazionalisti e persino a boicottaggi. Di conseguenza, l’industria deve tenere d’occhio gli sviluppi geopolitici e adattarsi per ridurre al minimo i rischi o sfruttare le opportunità che si presentano.

  • Sostenibilità: dalla vigna alla bottiglia

Lo sviluppo sostenibile è una questione importante nel settore delle bevande alcoliche. I consumatori, i produttori e le autorità di regolamentazione sono sempre più preoccupati per l’impatto ambientale delle loro attività. Dalla vite al packaging, lo sviluppo sostenibile vale per tutti. La gestione sostenibile dei vigneti comporta la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, la conservazione della biodiversità, la gestione dell’acqua e la promozione di pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

I consumatori apprezzano questa tendenza e acquistano sempre più prodotti sostenibili: i produttori si stanno impegnando per ridurre l’impronta di carbonio delle loro attività riducendo al minimo le emissioni di gas serra legate alla produzione, al trasporto e alla distribuzione dei loro prodotti. Di fronte alla pressione dei consumatori, molte aziende del settore stanno adottando pratiche sostenibili, che danno loro un vantaggio competitivo.

Wine Paris e Vinexpo Paris 2024 in cifre:

  • 3.948 espositori
  • 47 paesi produttori rappresentati
  • Aumento del 59% degli espositori internazionali (e +8% per gli espositori francesi)
  • Sono attesi 40.000 visitatori professionali, di cui oltre il 35% internazionali
  • 122 convegni e masterclass previsti nel programma ufficiale ON! 
  • 155 paesi visitatori
  • Sono presenti tutte le regioni vinicole francesi
  • 35 categorie di alcolici, no/low, birra e sidro disponibili
  • +46% di spazio in più per il settore Be Spirits
  • Un OFF in città con 200 Ristoranti e Cocktail bar: leoff-paris.com

L’elenco degli espositori è accessibile online qui

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