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Intervista. Parla chef Davide Scabin: «The World’s 50 Best Restaurants a Torino? Un orgoglio. Entrare nella Top50 serve. Il mio Carignano nel cuore dell’eleganza sabauda. E sulla cucina di oggi vi dico che…»

Ci sono idee e opinioni, posizioni e convinzioni, tutte legittime e tutte applicabili a quasi tutto. Anche il The Word’s 50 Best Restaurant non fa difetto in questo. Il giorno dopo molti sull’evento hanno detto la loro. Alcuni che si tratta di inutile passerella autorefenziale, altri che è una macchina di marketing e soldi (ma cosa oggi non lo è?) altri ancora che è stata una grande réclame per Torino e per il Piemonte quantificando addirittura in 100 milioni di euro la visibilità che ha dato alla città sabauda e alla regione la manifestazione che, ieri, 19 giugno, al Lingotto di Torino, ha premiato i migliori 50 ristoranti con titolari, chef e brigate di cucina che sono arrivati da tutto il mondo.

Noi, all’interno della kermesse, abbiamo sentito uno chef che, da sempre, ci mette la faccia e dice quello che pensa. Davide Scabin è stato è e sarà uno delle figure più importanti e significative della cucina italiana e mondiale. A lui si devono innovazioni che hanno fatto scuola e tendenza. Oggi Scabin è sulla tolda del ristorante Carignano di Torino e continua a diffondere il suo verbo gastronomico che sconfina nella filosofia e nella matematica in un mosaico di interessi e di vocazioni personali che sembrano non esaurirsi mai.

Se volete sapere che ne pensa Davide Scabin di The Word’s 50 Best Restaurants, ma anche della cucina italiana dei nostri giorni, delle mode ai fornelli, del suo ristorante, di quello che dovrebbe fare Torino per continuare ad essere all’onor del mondo, del vino piemontese, seguite la video intervista a 360 gradi dello chef piemontese che pubblichiamo qui sotto. Buona visione.

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