Chiuso, il 30 gennaio scorso, il capitolo Grandi Langhe, la kermesse che ha presentato annate di Barolo, Barbaresco, Roero e altre denominazioni langarole, sui social e fuori prosegue il dibattito sulle modifiche ai disciplinari di Barolo & Barbaresco. Tra le proposte più discusse la reciprocità della possibilità di imbottigliamento tra le aree di Barolo e Barbaresco con l’inclusione di interi territori di Comuni e l’apertura a coltivare nebbiolo da Barolo e da Barbaresco anche sui versanti a Nord tradizionalmente esclusi, ma che, secondo i proponenti potrebbero diventare appetibili a casa dl cambiamento climatico.
Varie e diverse, come si poteva immaginare, le posizioni di vignaioli e caet vinicole.
C’è chi grida al tradimento delle fondamenta stesse delle due denominazioni; chi adombra complotti pro grandi industrie (spesso viste come protagoniste in negativo); chi al contrario dice che le modifiche faranno il bene dei “piccoli” (visti sempre come “eroi” dei comparti produttivi); chi si dichiara favorevole in nome di una modernizzazione del settore e chi si chiede se questo sia veramente il periodo giusto per avviare questo dibattito.
E siccome, dibattiti social e offline a parte, chi deciderà saranno i vignaioli che voteranno in queste settimane/mesi, non resta che attendere l’esito finale.
Intanto, qui di seguito, ecco il bilancio che i due Consorzi . Barolo. Barbaresco e Roero – hanno dato della manifestazione Grandi Langhe chiusa il 30 gennaio scorso.
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Si è concluso martedì 30 gennaio, alle OGR di Torino, GRANDI LANGHE 2024, la due giorni in cui 300 cantine hanno presentato le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre denominazioni di Langhe e Roero a un vasto pubblico di professionisti provenienti dall’Italia e dal mondo.
Promosso da Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, GRANDI LANGHE si conferma così un importante appuntamento internazionale nel ricco calendario del vino mondiale: nella città di Torino, che ha omaggiato l’evento come da 3 anni a questa parte con una speciale proiezione sulla Mole Antonelliana, si sono riuniti in 5.000, tra operatori italiani ed internazionali.
Proiettori accesi anche nelle Langhe: per tutta la durata della manifestazione infatti il Castello di Barolo, la Torre di Barbaresco e le torri di Alba sono stati illuminati del colore dei nostri vini.
Si rafforza inoltre la presenza internazionale con più di 120 top buyer selezionati da oltre 30 Paesi tra cui USA, Canada, Australia, Brasile, Giappone, India, Cina e Hong Kong ospiti diretti del Consorzio.
Successo anche per la collaborazione con il Consorzio Alta Langa presente con un proprio banco istituzionale con oltre 40 etichette.
Importante inoltre la partnership tecnica con Pulltex- DG selezione ela collaborazione con le OGR Torino attraverso un più strutturato legame con l’area food&drink delle Ex Officine Snodo, con cui hanno collaborato i nostri partner Coalvi- Consorzio di Tutela della Razza Piemontese e il Consorzio Tutela Nocciola Piemonte.
Appuntamento all’edizione 2025, sempre a Torino, il 27 e 28 gennaio 2025.
Prossima tappa: il “Barolo & Barbaresco World Opening”, il prestigioso evento che porterà a New York, il 19 e 20 marzo 180 aziende del Consorzio per presentare le nuove annate di Barolo (2020) e Barbaresco (2021) ai professionisti d’oltreoceano.
Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
568 aziende vitivinicole associate, 10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2214 ettari; Barbaresco 812; Dogliani 761; Diano d’Alba 209; Barbera d’Alba 1672; Nebbiolo d’Alba 1125; Dolcetto d’Alba 927; Langhe 2396 ettari (di cui 939 Langhe Nebbiolo). 66 milioni di bottiglie prodotte. Sono nove le denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga).
Consorzio di Tutela Roero
250 aziende vitivinicole associate, 1300 ettari di vigneti, 7,5 milioni di bottiglie. Una denominazione tutelata che si esprime in 5 tipologie (Roero Bianco, Roero Bianco Riserva, Roero Rosso e Roero Rosso Riserva e Roero Spumante.