
Può il nome di un Cardinale che diventa Papa diventare oggetto di divertimento accostandolo, ad esempio, al mondo del vino? Sui social, dopo la fumata bianca di ieri, ci hanno provato.
E così abbiamo scoperto che in Piemonte, con il nome Prevost, esattamente la grafia del cognome del cardine statunitense Robert Francis Prevost, che è nato a Chicago nell’Illinois con, però, origini francesi, spagnole e italiane, e che dalle 18 e qualche minuto di ieri, 8 maggio, è il nuovo Papa come Leone XIV, ci sono almeno un paio di vini: un Ruché di Castagnole Monferrato, il famoso vino rosso salvato dall’oblio, guarda caso, da un parroco viticoltore, dell’azienda Caldera; e un passito bianco dolce da uve appassite del produttore Angelini.
Poi con il termine completo “prevosto” – che da dizionario indica diverse ruoli della gerarchia religiosa cattolica, dal vice abate in monastero al prete titolare di una parrocchia – c’è un Vino del Prevosto Valtellina Superiore docg da uve nebbiolo al 95% della Cantina Rupi del Nebbiolo.
Infine Leone XIV avrebbe anche un omonimo produttore di Champagne, si tratta di e, in ambito europeo, c’è un produttore di Champagne molto apprezzato, Jerome Prevost.
(foto copertina dal web)