
È morto Giacomo Oddero, 98 anni, langarolo originario di La Morra, farmacista, produttore vinicolo e uomo pubblico che ricoprì molti incarichi nelle amministrazioni locali come sindaco e nella Provincia di Cuneo, e in quelle economiche e turistiche: Camera di Commercio, Banca, Fondazione bancaria e Ente turistico. Noi lo avevamo incrociato anni fa, all’epoca della sua presidenza alla Camera di Commercio di Cuneo. Una mente brillante e di un acume evidente. Quello che serviva alla Langa per esplorare nuovi itinerari che facessero, come fanno ora, da guida al Piemonte del futuro.
Riportiamo qui le parole con cui Mauro Carbone, del Centro Studi del Tartufo, che lo stesso Oddero volle costituire, costola dell’Ente Turismo albese, nel 1996, ricorda Giacomo Oddero. Ha scritto Carbone: «Il Tartufo è un profumo. Giacomo Oddero l’ha sempre spiegato così, con lucidità e fascino, cinque parole per condensare mito e tradizione, saperi antichi e sviluppo moderno. Tutto mentre pensava a costruire futuro con l’attività politica che ha sempre amato, tracciando la via di crescita dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, costituendo il Centro Nazionale Studi Tartufo, proponendo per primo il riconoscimento Unesco della Cerca e cavatura del tartufo. Sempre guardando oltre, sempre immaginando un mondo nuovo invisibile ai più, sempre tenendo qualche foglietto in mano con un paio di appunti su cui scriveva il presente e pennellava il futuro. Grazie Dottor Oddero, le Langhe sono così perché qualcuno le ha costruite con saggezza e coerenza. E Lei è uno di quelli che l’ha fatto di più e meglio. E’ stato un onore e un privilegio percorrere qualche passo insieme»
(La foto di copertina è tratta dal profilo social di Oddero Poderi e Cantine)