
Giovanni Minetti, albese, agronomo, manager vinicolo di lungo corso e oggi Amministratore Delegato di Tenuta Carretta, è il nuovo presidente del Consorzio dell’Alta Langa docg. Suo vice è l’enologo astigiano Gianmario Cerutti. Minetti succede alla canellese Maria Cristina Castelletta (Tosti1820).

CHI È
Minetti (foto sopra) all’inizio della carriera è stato tecnico agricolo alla comunità montana Alta Langa, a Bossolasco, poi funzionario tecnico presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. Dal 1982 al 1996 direttore dell’Enoteca Regionale del Barolo. Nel 1996, lasciato il settore pubblico, è diventato direttore generale di Fontanafredda. Nel 1999 è presidente dell’Associazione Case storiche piemontesi, dal 2001 al 2007 presidente (poi vicepresidente nel triennio successivo) del Consorzio del Barolo, del Barbaresco e dei vini di Alba, Langhe e Roero (a lui si deve il progetto delle Menzioni Geografiche Aggiuntive per il Barbaresco e per il Barolo). È stato ed è, inoltre, nel CDA di vari Consorzi di tutela (Asti, Gavi, Alta Langa e Roero).
LA PRIMA INTERVISTA
Il neo presidente, in un’intervista telefonica a SdP, ha subito tracciato i contorni della sua presidenza: «Raccoglieremo i frutti del lavoro fatto dalle presidenze e amministrazioni che ci hanno preceduto e opereremo al meglio per far crescere in modo positivo e proficuo la denominazione a favore di tutti i componenti di una filiera che comprende varie anime, ma che deve lavorare unita per far crescere una denominazione tra le più prestigiose d’Italia». A questo proposito Minetti sottolinea l’importanza del rapporto tra Alta Langa e territorio. Sostiene: «Il binomio vini-territorio è il valore aggiunto vincente che ci deve guidare per tutelare e valorizzare l’Alta Langa, in tutte le sue espressioni». Per il neo presidente la crescita delle aziende associate, «Ora siamo un centinaio e per me che sono stato tra i manager delle aziende fondatrici del progetto Alta Langa, le cosiddette “Sette Sorelle”», non può che essere una cosa ottima. «Del resto – annota Minetti – il successo di una denominazione arriva proprio dalla adesione delle aziende produttrici che dimostrano, mettendosi in gioco, di credere nell’iniziativa e nel prodotto». Al Consorzio Alta Langa è demandato il compito di tutela e valorizzazione del prodotto. «Un ruolo – avverte il presidente – che deve essere interpretato con l’equilibrio e il rigore che si deve a un territorio unico al mondo». C’è poi il tema della collaborazione con gli altri enti consortili. «Di fatto – dice – c’è già ed è il tavolo comune rappresentato dal Consorzio Piemonte Land of Wine. Molte aziende, del resto, sono già associate a diversi Consorzi. E dunque il nostro Consorzio è sempre disponibile alla collaborazione con chi ha, come noi, a cuore il progresso delle denominazioni vinicole piemontesi».

Gianmario Cerutti (foto), Cassinasco (Asti), è enologo per la canellese Coppo, conduce anche l’azienda di famiglia, Cascina Cerutti a Cassinasco, ed è presidente dell’associazione produttori del Canelli docg. Inoltre ha al suo attivo la presenza di diversi Consorzi di Tutela.
Filippo Larganà
(filippo.largana@libero.it)