alla ricerca del Castelmagno

Brossasco – Sampeyre – Rossana – Dronero – Castelmagno

In un angolo delle alpi piemontesi si parla ancora un’ antica lingua, la lingua D’OC.
Quest’ angolo è l’ Occitania che va dalla Val Susa al Monregalese, valli dove la vita alpina, fatta ancora   di agricoltura e allevamento, è predominante.
Questo itinerario vi farà scoprire il sapore antico di prodotti locali che potrebbero un giorno scomparire.

Da Brossasco, all’inizio della Val Varaita, famosa per i mobili e i giocattoli di legno si prosegue per Sampeyre, dove vi aspettano ottime trattorie e specialità casearie, ottime le tome.

Ritornate verso il fondo valle e svoltate verso Rossana dove, nel periodo giusto, potete trovare stupendi funghi porcini.
Da Rossana oltrepassate  il colle omonimo e vi troverete in Val Maira che seguirete fino a Dronero (coltivazioni di frutti di bosco, mirtilli, ribes, lamponi, fragole).

Da Dronero una stradina dal centro porta a Montemale, da qui si scende a Valgrana, si percorre la valle omonima e si arriva a Castelmagno, famoso per il suo santuario, ma ancor di più per il suo formaggio il Castelmagno.
Questo formaggio DOC è prodotto a tiratura limitata ed è lavorato ancora come nel medioevo quando rappresentava una preziosissima merce di scambio.
E’ prodotto solo con latte degli alpeggi della val Grana, ed è una via di mezzo tra il Grana ed il Gorgonzola, unico nel suo genere anche perchè prodotto altrove avrebbe un altro gusto.