News. Il Consorzio Vini d’Acqui a “Fattore Comune”, rassegna ligure sul tema delle denominazioni. Intanto parte la campagna social Autunno/Inverno

inserito il 10 Novembre 2022

Che cosa hanno in comune la Robiola di Roccaverano dop, l’Acqui docg Rosé, il Brachetto d’Acqui docg, l’olio della Riviera Ligure, la Focaccia di Recco, i salumi del piacentino o lo zafferano dell’Aquila? Sono tutti dop o igp, cioè portatori di una indicazione o denominazione d’origine protetta o controllata in alcuni casi, come il Brachetto d’Acqui, addirittura garantita.

La denominazione è uno dei valori aggiunti del “made in Italy” del gusto a cui fa riferimento il Consorzio dei vini d’Acqui, che tutela Brachetto d’Acqui docg e Acqui docg Rosé oltre al Dolcetto d’Acqui doc e che sarà presente alla rassegna “Fattore Comune” in calendario l’11 novembre prossimo tra i Comuni di Recco e Sori in Liguria.

Scopo della manifestazione è quello di ragionare, con rappresentanti dei consorzi e delle associazioni di tutela, con esperti, giornalisti e anche istituzioni, sul ruolo delle denominazioni Dop e Igp per le comunità che le detengono.

«È un tema che coinvolge direttamente il territorio piemontese – sottolinea Paolo Ricagno, presidente del Consorzio Vini d’Acqui -. I nostri vini – aggiunge -, insieme alle altri eccellenze agroalimentari, dai formaggi ai salumi, dalle verdure alla frutta alle preparazioni di cucina, sono uno degli strumenti di promozione del territorio più efficaci. È ora che se ne colga appieno la forza e l’utilità, sia in campo nazionale sia, soprattutto, in ambito internazionale».

E a proposito di gusto alla rassegna ligure non mancheranno gli abbinamenti tra vini e piatti tipici.

L’Acqui docg Rosé, spumante brut a base di uve brachetto, sarà degustato insieme alla Focaccia di Recco, uno dei miti gastronomici della Liguria, mentre il Brachetto d’Acqui, da sempre uno dei vini aromatici dolci più celebrati del Piemonte, sarà proposto insieme a un altro dolce tipico piemontese, il Bunet (o Bonet), classico budino al cioccolato.

Intanto a cura del Consorzio dei Vini d’Acqui, è partita la campagna social per la stagione Autunno/Inverno per Brachetto d’Acqui e Acqui docg Rosé che sono protagonisti di fotografie e video con scenario Villa Prato, il relais de charme di Mombaruzzo, nell’Astigiano, che offre una location di stile affacciata direttamente sulle vigne.

Spiegano dal Consorzio: «Il filo conduttore della campagna non è solo il legame tra vini e un territorio che l’Unesco, nel 2014 primo in Italia tra le aree di pregio vitivinicolo, ha decretato Patrimonio dell’Umanità. Si vuole sottolineare anche l’attualità della tradizione che dal classico Brachetto d’Acqui, celebrato vini dolce aromatico, si estende all’Acqui docg Rosé, spumante brut, naturalmente rosato, ottenuto da un solo vitigno autoctono autenticamente piemontese e italiano, interprete perfetto della grande storia della spumantistica italiana che è nata proprio in Piemonte nella seconda metà del 1800».

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