Ric. & Pub. Nasce l’Associazione delle Donne della Vite un «nuovo luogo» per guardare alla viticoltura e al vino ispirandosi a Etica, Estetica e Bellezza

inserito il 18 Gennaio 2016

Abbiamo ricevuto il comunicato sulla nascita di una nuova associazione in campo enologico, le Donne della Vite. Così, dopo le Donne del Vino e quelle del Turismo, dopo le sezioni femminili di tante altre associazioni che si occupano di attività produttive o di volontariato, ecco quella che si avvicina alla vite (già attivo sito web, http://www.donnedellavite.com/ e pagina Facebook, https://www.facebook.com/donnedellavite/?fref=ts). Ci sta, ci mancherebbe. Tuttavia ci sia consentito un augurio: che la nuova, ennesima, associazione dell’altra metà del cielo enologico italiano non si trasformi in un club, ma diventi squadra operativa che faccia vedere, una volta per tutte, quando siano molto più concrete e costruttive le donne, anche in campo enologico, rispetto a noi maschietti che, spesso, facciamo tante parole ma pochi fatti. Auguri. (F.L.)

Ecco intanto il comunicato:

Sono agronome, enologhe, giornaliste, comunicatrici, ricercatrici, analiste, ristoratrici, sommelier, ma anche creative. Il loro denominatore comune è la vite e tutto il mondo che gira intorno ad essa. Un mondo a cui le fondatrici propongono di guardare da un’angolazione nuova, “di creatività e innovazione, ispirandosi a Etica, Estetica e Bellezza”. Le Donne della Vite nascono con l’obiettivo di creare un punto di riferimento e un’occasione di aggregazione per le donne che operano nel mondo vitivinicolo, in cui raramente si trovano a lavorare insieme e a condividere progetti, e per valorizzarne il ruolo in un settore in cui sensibilità, capacità e professionalità femminili rischiano di non essere comprese in tutto il loro valore. «Il filo conduttore – sottolinea Valeria Fasoli, presidente della neo associazione e agronomo viticolo – è il desiderio di creare lo spazio e la cultura per un sistema di valori nei quali crediamo sia possibile collocare agricoltura e vitivinicoltura in particolare. È questo il “nuovo luogo”, in cui principi e regole sono diversi, nel quale invitiamo nel nostro manifesto donne e uomini ad entrare. L’attenzione al territorio e al paesaggio, come bene comune che il mondo vitivinicolo è chiamato a conservare e sostenere con pratiche etiche e sostenibili, sarà uno dei primi temi che le Donne della Vite affronteranno nelle loro attività».  «Il paesaggio viticolo nel suo valore e significato ampio di conservazione dell’ecosistema – spiega Clementina Palese, giornalista professionista, che dell’associazione è vicepresidente – si inscrive perfettamente nel perimetro di principi che ci siamo date».

 

 

    

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