Dai Consorzi. Freisa protagonista a Bologna con il suo “Rinascimento”. Maccario (Consorzio): «Un vino di cui andare orgogliosi»

inserito il 19 Febbraio 2024

Orgoglio, un termine che in questo periodo non è molto usato e, spesso, ha impropriamente accezioni non positive.

E invece dovrebbe averle perché in tempi non facili, come quelli di oggi, richiamarsi all’orgoglio di appartenenza, di origine, di territorio, è la cosa che si deve fare per non perdere identità e qualità, anche davanti a narrazioni fuorvianti e incomplete.

Nel mondo del vino questi sono concetti sono vitali e utili per affrontare sfide future sempre più stringenti: dalle etichettature europee ai contraccolpi geopolitici sui mercati, dalla concorrenza più o meno leale, alla mutazione dei gusti e delle aspettative del pubblico fino alle ricorrenti crisi economiche.

Anche per questo qui pubblichiamo integralmente una nota stampa del Consorzio Barbera d’Asti che usa la parola orgoglio per un vino, la Freisa, che vuole essere sempre di più alfiere di un territorio unico e non clonabile.

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Che il Piemonte vitivinicolo si caratterizzi per vitigni autoctoni di altissimo livello e per vini di qualità certificati è cosa ben nota, ma è indubbiamente fenomeno relativamente recente la grande attenzione che sta avendo negli ultimi tempi il vitigno Freisa, protagonista di un vero e proprio “Rinascimento”.

A dimostrazione dell’interesse crescente che si sta sviluppando intorno a questo antico e pregiato vitigno piemontese – che con i suoi quasi 1000 ettari vitati e la sua diffusione dal Torinese al Basso Monferrato Astigiano alle Langhe, ai Colli Tortonesi, si articola in sette Doc – l’Associazione Più Freisa si presenterà compatta con i suoi produttori per raccontare e far degustare la Freisa in tutta la sua unicità durante la manifestazione Slow Wine Fair che si terrà a Bologna dal 25 al 27 febbraio.

” È con grande entusiasmo – dichiara Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – che supportiamo questa iniziativa, la quale mira a esaltare il vitigno e ad accrescere la conoscenza dei suoi territori di origine e delle loro peculiarità uniche. La Freisa, infatti, un tempo non adeguatamente apprezzata, sta vivendo una vera rinascita diventando una delle varietà piemontesi più in voga e questo ci riempie di orgoglio.”

I produttori dell’Associazione saranno presenti durante la kermesse con i loro banchi d’assaggio, ai quali si potranno degustare differenti etichette di Freisa e, in via eccezionale, alcune proposte di Albugnano DOC dei soci dell’Albugnano 549.

Sarà inoltre possibile approfondire il racconto della Freisa partecipando lunedì 26 febbraio alle 17.00 Pad.20 alla Masterclass dedicata al vitigno. Come racconta Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine, che guiderà la masterclass “molti vignaioli di Langa e Monferrato ne hanno compreso le caratteristiche di grande contemporaneità quali il frutto croccante, la spezia, la beva fragrante complessa ma senza essere pesante. Inoltre, la Freisa dimostra una capacità di abbinamento come pochi altri vini italiani hanno. Risultato di tutto questo è un rinnovato interesse sia da parte dei vignaioli, che tornano a produrla, sia dei ristoratori e degli appassionati che hanno ripreso i suoi acquisti e ad amarla. Insomma, c’è tutta l’aria di un rinascimento in corso e la Slow Wine Fair che ha l’ambizione di intercettare le nuove tendenze prima che altri se ne accorgano e di fare da apripista non poteva perdere l’occasione d’oro di organizzare una Masterclass che proponga annate e territori differenti per far comprendere fino in fondo sia le caratteristiche del vitigno sia la sua plasticità a seconda dei suoli in cui viene piantato.”

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