Etichettatura e “pasticcio” UE. Il Consorzio del Vermouth di Torino chiede alla Commissione Europea di rivedere le linee guida. «Rischio aumento di costi per le aziende»

inserito il 6 Dicembre 2023

La settimana scorsa la Commissione Europea ha pubblicato una nuova interpretazione sulle norme dell’etichettatura per i vini, che avrà importanti ripercussioni anche sul mondo del Vermouth di Torino. Questo avviene proprio alla vigilia della scadenza dell’8 dicembre 2023, quando i nuovi obblighi in materia di indicazioni nutrizionali e lista degli ingredienti entreranno definitivamente in vigore.

In altre parole, i servizi della Commissione impongono che in 12 giorni le aziende stampino nuove etichette conformi. E quelle appena stampate sulla base della precedente interpretazione ufficiale della stessa Commissione? Sono da mandare al macero.

Le linee guida dovrebbero aiutare gli operatori nella corretta applicazione delle norme e agevolare l’attività di controllo delle diverse autorità nazionali con un’interpretazione univoca, pur non rappresentando una interpretazione ufficiale che in ambito UE spetta solo ed esclusivamente alla Corte di Giustizia: questa volta le linee guida creano forti perplessità e rischiano di determinare un danno importante alle aziende che abbiano già stampato e utilizzato etichette prive della indicazione aggiuntiva.

Viste le numerose etichette già stampate e – in molti casi – già applicate a bottiglie immesse in consumo e considerato che l’interpretazione fornita mina il principio della certezza del diritto e del legittimo affidamento degli operatori economici, sviando lo spirito del regolamento e, con esso, la volontà politica espressa dai co-legislatori con l’adozione del reg. UE n. 2021/2117, il Consorzio del Vermouth di Torino ritiene insostenibile una norma che non lasci il tempo ai produttori di adeguarsi e quindi chiede una modifica urgente delle Linee Guida per evitare la distruzione di milioni di etichette già stampate o presenti sugli scaffali e in generale chiede sempre un periodo di tempo transitorio per l’applicazione di nuovi testi che arrivano sui produttori come un fulmine a ciel sereno.

Il Regolamento (UE) 2021/2117 pubblicato il 6 dicembre 2021, impone a partire dall’8 dicembre 2023, l’etichettatura obbligatoria dell’elenco degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale dei vini e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati, che si può rendere disponibile anche per via elettronica (e-label).

Le aziende che producono Vermouth di Torino hanno accolto con favore il Regolamento (UE) 2021/2117, che fornisce un modo adeguato per informare i consumatori e si sono fortemente impegnate ad applicarlo. Fino alla pubblicazione delle citate linee guida avvenuta il 24 novembre scorso, era considerato possibile identificare il QR-code con il simbolo registrato ISO 2760, universalmente noto per identificare un luogo in cui si trovano informazioni. Oggi, invece, secondo la nuova interpretazione, sarebbe necessario scrivere sopra il QR-code la parola “ingredienti”. 

Questo minimo cambiamento, del tutto ininfluente nella sostanza, imporrà costi e disagi.  “Tenendo conto dei tempi indispensabili per modificare la grafica delle etichette e stamparle, i nostri Soci hanno iniziato da molti mesi a lavorare per rispettare la scadenza dell’8 dicembre. Hanno stampato moltissime etichette, pronte per essere utilizzate alla scadenza richiesta. – ha dichiarato Pierstefano Berta, Direttore del Consorzio del Vermouth di TorinoQueste etichette appena stampate dovranno essere distrutte, ma non ci sarà il tempo di stamparne altre. Ci sembra irragionevole. Chiediamo quindi alla Commissione di modificare urgentemente le Linee Guida, oppure di dare la possibilità di stamparne altre nel rispetto dei tempi tecnici necessari.”

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