Progetto NoviAgri. Vignaioli high-tech, macchine intelligenti per rispettare l’Ambiente e contrastare clima e fitopatologie in vigna. Maccario (Consorzio Barbera): «Noi in prima fila per la Ricerca»

inserito il 23 Febbraio 2024

Software, applicazioni web e droni, guidati anche dall’intelligenza artificiale, per ottimizzare i trattamenti in vigna, scoprire le piante malate con mappe aree di precisione, intervenire tempestivamente sulle varie fitopatologie, risparmiare la quantità di prodotti fitosanitari e acqua impiegati, con economie importanti in tema di rispetto dell’Ambiente, delle riserve idriche e anche in termini di spesa e, infine, ma non per ultimo, migliorare in modo sensibile le condizioni di lavoro del vignaiolo.

Sono i tratti salienti di un progetto innovativo e all’avanguardia per una viticoltura moderna e sempre più rispettosa della natura e della Salute. Non poco in un periodo con molte malattie della vite, come Flavescenza Dorata, siccità accentata e cambiamenti climatici estremi.

L’iniziativa è supportata dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e dalla Regione Piemonte, insieme a un pool di tecnici e ricercatori che comprendono l’Università di Torino e realtà private, tanto importante che sarà presentata, il prossimo 5 aprile all’OIV, l’organizzazione internazionale della vigna e del vino che è punto di riferimento scientifico e tecnico del mondo vitivinicolo e raggruppa 50 Paesi nel mondo rappresentati dai rispettivi Ministeri all’Agricoltura.

È il progetto NoviAgri i cui risultati sono stati presentati oggi, venerdì 23 febbraio, all’Istituto agrario di istruzione statale superiore “G. Penna” di Asti.

«Lanciato con l’ambizione di ridurre l’impatto ambientale, diminuendo gli sprechi che si verificano durante i trattamenti in vigneto e dunque i costi di gestione del vigneto, NoviAgri ha già dimostrato risultati promettenti» è stato detto in apertura dell’incontro. 

«Siamo estremamente orgogliosi dei progressi compiuti con il progetto NoviAgri . L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella viticoltura non è solo il futuro, ma è già una realtà nel nostro territorio, dimostrando che l’innovazione tecnologica può andare di pari passo con la tradizione e la manualità dei nostri viticoltori. Quello della ricerca è per il Consorzio uno dei temi più importanti legati alla Tutela del territorio, siamo in prima linea per poter aiutare i nostri viticoltori nel combattere le malattie presenti in vigneto» ha afferma Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio Barbera d’Asti.

I vari relatori – Marco Vitali, Paolo Marucco, Giancarlo Spezia, Lorenzo Comba e Paolo Mollo – che si sono alternati nell’esposizione del progetto presentato dal funzionario consortile, Fabio Teodo e i cui interventi sono stati moderati dal giornalista Franco Binello, hanno illustrato importanti avanzamenti raggiunti grazie a una fase intensiva di sperimentazione in vigna.

Una sperimentazione sul campo che ha permesso lo sviluppo di un prototipo di atomizzatore di precisione che regola automaticamente il flusso dei prodotti fitosanitari, minimizzando la dispersione e massimizzando l’efficacia e che dal 2025 sarà possibile per gli agricoltori utilizzare nei propri vigneti.

Da sottolineare che le modifiche tecniche saranno applicabili alla maggior parte dei modelli di atomizzatori in commercio e uso. Non c’è ancora certezza sui costi, ma non dovrebbe superare alcune migliaia di euro a fronte di risparmi davvero importanti. Del prototipo si starebbero già interessando alcune importanti realtà viticole. C’è da sperare che anche i vignaioli comprendano l’importanza di aggiornare le tecniche di coltivazione e conduzione dei vigneti e che le risorse destinate a queste innovazioni siano da intendersi come investimenti per il futuro del comparto.

Inoltre, sempre nell’ambito di NoviAgri sono state sviluppate un’applicazione mobile e un Decision Support System (DSS), ossia un sistema di supporto decisionale, che sono in grado di riconoscere le piante affette da Flavescenza Dorata e Mal dell’esca, segnando un passo avanti significativo nella gestione delle malattie del vigneto. 

La partnership tra l’Università degli Studi di Torino, Tecnovict-Spezia S.r.l., CSP Innovazione nelle ICT, e il Consorzio stesso ha portato a un approccio multidisciplinare, essenziale per affrontare le sfide della viticoltura moderna.

Il successo iniziale del prototipo di macchina irroratrice e del DSS sottolinea il potenziale di NoviAgri non solo nel migliorare l’efficienza e ridurre i costi per i viticoltori, ma anche nel contribuire a una viticoltura più ecologica e sostenibile.

«Il progetto avrà un’eco internazionale: il 5 aprile del 2024 verrà presentato anche all’OIV, L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino ed è per noi un grande riconoscimento dei risultati eccellenti raggiunti fino ad ora» ha dichiarato in chiusura dell’incontro Mario Fregoni, celebre professore ordinario di Viticoltura all’Università Cattolica di Piacenza e luminare nel campo viticolo.

Infine un accorato appello ad una maggiore attenzione alla scuola che prepara i giovani alle professioni agricole è venuto sia dal preside dell’Agrario, Giorgio Marino, sia da Alessandro Caruso, giovane viticoltore astigiano anche delegato Giovani Impresa della Coldiretti Asti ed ex alunno del Penna. 

Qui sotto, il video con l’intervista a Vitaliano Maccario e le immagini del convegno realizzate da Vittorio Ubertone.

fi.l.

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