Titolo. Filippo Mobrici (Consorzio Barbera) diventa Cavaliere del Tartufo e dei Vini d’Alba. Pace fatta tra l’alfiere del Monferrato e gli albesi?

inserito il 21 Giugno 2022

La notizia non è proprio di quelle che mettono a soqquadro il mondo del vino piemontese, però, a ben guardare potrebbe dare spunti interessanti.

In breve, come scrive in modo più articolato la nota stampa del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che pubblichiamo in coda a queste considerazioni, Filippo Mobrici (foto), agronomo, manager per una grande Cantina vinicola di Nizza Monferrato (Bersano) e presidente dello stesso Consorzio, è stato nominato cavaliere della Confraternita dedicata al tartufo e ai vini d’Alba.

Filippo Mobrici



Okkei, congratulazioni, vien da dire. Ed è giusto così. Sennonché Mobrici, da sempre paladino e alfiere di “monferrinità” vinicola, non è che sia sempre stato visto con estremo piacere da una parte del mondo del vino albese.

Ricordiamo la polemica rovente di alcuni anni fa relativa al progetto di un Nebbiolo Piemonte, che fu fortemente osteggiato da molti produttori albesi, Consorzio del Barolo in testa, e che alla fine sfociò in un molto meno altisonante Nebbiolo Monferrato. Poi ci fu l’affaire Piemonte Land (partita pare ancora non chiusa), il superconsorzio che raggruppa i Consorzi vinicoli del Piemonte, che contrappose l’attuale presidente del Consorzio del Barolo, Matteo Ascheri, nel suo ruolo di presidente di Piemonte Land proprio a Filippo Mobrici, ex presidente di PLand.

Uno scontro furioso. Ascheri criticò la governance astigiano-monferrina indicandola più interessata a far volumi che valore contrariamente alla parte albese-roerina. Come era prevedibile ci furono scambi di accuse neppure troppo velate a cui partecipò anche il presidente del Consorzio del Roero, Francesco Monchiero, che sposò in pieno le tesi “anti-monferrine” di Ascheri.

Qualche giornale, ben prima che una vera guerra scoppiasse davvero nel cuore dell’Europa, titolò che era scoppiata la “guerra” tra Barolo e Barbera. Esagerazioni giornalistiche.

La sensazione da parte di molti fu che alla fine c’erano due fazioni contrapposte: langhetti e roerini contro quasi il resto del Piemonte con Monferrato a Astigiano in prima linea.

Ma anche questa forse era un’esagerazione. Ascheri diede le dimissioni dalla presidenza di Pland e Mobrici, in qualità di vicepresidente, assunse la presidenza ad interim insieme all’altro vicepresidente, Paolo Ricagno.

Si parlò di una rifondazione di Pland, ma, come detto, la partita, a cui partecipa anche la Regione Piemonte in quando garante di Pland, non è stata ancora chiusa, almeno in modo ufficiale.

Ora, però, dopo tutte queste diatribe e liti, una Confraternita molto radicata sul territorio albese (sul cui sito web unico vino a denominazione non albese indicato è il Moscato d’Asti, clicca qui), quella dei Cavalieri del Tartufo e dei vini d’Alba, conferisce il titolo di Cavaliere proprio all'”avversario” Mobrici.

Molto bene, verrebbe da dire. E viene da pensare: sta a vedere che c’è in atto una “pax tartufi” tra Albese e Monferrato? Del resto di tartufi d’Alba in terra monferrina se ne trovano a bizzeffe. Chissà. Intanto Mobrici nelle sue dichiarazioni affidate alla nota ufficiale parla di terre amiche e addirittura sorelle. Sarà davvero così? Siamo addirittura al primo mattone di una rinnovata unità del Piemonte vinicolo e agroalimentare? C’è da sperarlo.
Sia come sia, congratulazioni a Mobrici.

Qui il testo diffuso dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.

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L’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e Vini d’Alba conferisce l’importante riconoscimento al Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato Filippo Mobrici

Innamorarsi di una terra, sentirla propria, amarla e promuoverla nel mondo. È – anche – per questo motivo che Filippo Mobrici è stato insignito di un’importante onoreficenza. Ovvero quella dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e Vini d’Alba. Un riconoscimento che lega due zone così vicine e molto spesso raccontate in contrapposizione, ma sorelle nell’anima: il Monferrato e le Langhe. 

La serata di gala che si è svolta sabato (18 giugno) al castello di Grinzane Cavour, nelle terre albesi è stata officiata dal Gran Maestro dell’Ordine, Tomaso Zanoletti, che ha avuto per il Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato parole importanti. Ha sottolineato, infatti, quanto “Filippo Mobrici rappresenti un punto di riferimento costante e importante nel mondo del vino ed è una figura di assoluto prestigio nel firmamento enologico piemontese e nazionale”. 

“Potermi dire Cavaliere di un ordine così storico e importante per l’enogastronomia italiana per me è un onore immenso. Non solo per l’importanza intrinseca del premio, ma ancor di più perché arriva da Alba, la capitale delle Langhe, terra che più di tutte è sorella e amica del Monferrato. Questo è un momento importantissimo per la nostra terra, il Piemonte, e per le sue bandiere di eccellenza enogastronomica. L’unione e la fratellanza sono messaggi fondamentali, in vista delle cose ancora più grandi che possiamo fare in futuro” 

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