Unesco, Atto Secondo. Nel decennale del 50° sito Patrimonio dell’Umanità, a Canelli nasce un patto tra Comuni ATL e Associazione Paesaggi LRM per raccontare (bene) il territorio

inserito il 28 Febbraio 2024

Astigiano, Monferrato, Langhe e Roero per UNESCO, Atto Secondo. A dieci anni dalla candidatura a 50° sito italiano Patrimonio dell’Umanità, i paesaggi vitivinicoli di Astigiano, Cuneese e Alessandrino sono tornati a parlare di prospettive future.

Lo hanno fatto nella suggestiva location delle Cantine Contratto di Canelli dove, martedì 27 febbraio, è andato in scena il Secondo Atto dell’avventura UNESCO iniziata il 22 giugno 2014 quando i Paesaggi di Langhe-Roero e Monferrato, primi fra i territorio vinicoli di pregio d’Italia, furono proclamati Patrimonio dell’Umanità e 50° sito italiano dell’Unesco.

Da quella data, grazie a un lavoro congiunto di amministrazioni pubbliche, enti e strutture locali, è arrivata una crescita tangibile non solo in termini numerici (i dati più recenti hanno registrato un notevole incremento dei flussi turistici, +23% nel solo 2023), ma anche in termini qualitativi, implementando, e di molto, la qualità dei servizi infrastrutturali, pubblicitari e del marketing. 

All’incontro di Canelli con la stampa, condotto dal sindaco, Paolo Lanzavecchia insieme al vicesindaco, Giovanni Bocchino e allestito in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’ATL Alexala (Alessandria) e l’Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, c’è stato poco spazio per i risultati raggiunti, in favore di una maggiore attenzione per il futuro. 

A questo proposito è stato presentato il progetto “Un patrimonio da raccontare” per la valorizzazione dei 20 comuni della Core Zone dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Un piano dal valore di circa 400 mila euro finanziato dal Ministero del Turismo e volto «a una narrazione efficace e innovativa» che goda, tra le altre cose, di una maggiore digitalizzazione. Il tutto a servizio delle enormi potenzialità della “macchina” dell’enoturismo del Sud-Piemonte.  

Dunque, nell’era post-Covid, il 50° sito UNESCO riparte dalla stessa ambizione che ha riunito 103 comuni di 3 province piemontesi, ponendosi ora l’obiettivo di un’unica governance, nell’ambito di quella che è stata definita una “cooperazione competitiva”. 

Capofila del progetto sarà proprio Canelli, luogo da cui nel 2003 nacque l’embrione del programma UNESCO, poi, finalizzato nel 2014. 

Il progetto “Un patrimonio da raccontare” propone quattro punti fondamentali per una maggiore fruibilità e dell’accessibilità culturale del prodotto turistico: implementazione dei portali di destinazione turistica, valorizzazione e comunicazione innovativa del patrimonio enoturistico, miglioramento del sistema di prenotazione per le visite in cantina e, infine, nuove iniziative di promozione e comunicazione del sito UNESCO. 

Entrando più nel dettaglio, dalla nota stampa dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, si legge in cosa consistano le iniziative appena menzionate: l’implementazione dei portali di destinazione turistica dei territori coinvolti gioverà del racconto di tre diverse tipologie di narratori (un “Boomer”, un influencer e un TikToker) per raggiungere i diversi target di età dell’utenza. La valorizzazione e la comunicazione innovativa del patrimonio enoturistico avverrà attraverso l’analisi e l’attuazione di best practices mondiali, con iniziative di avvicinamento al Food & Wine Tourism Forum 2024 e l’organizzazione di incontri in stile World Café. Per quanto riguarda l’attuale sistema di prenotazione delle visite in cantina “Piemonte On Wine”, questo verrà dotato di un servizio di assistenza e di un sistema di raccolta feedback, al fine di seguire una tendenza universale di digitalizzazione dell’esperienza enoturistica.

Previste anche nuove iniziative di promozione e comunicazione del sito UNESCO che riguarderanno l’organizzazione di una Borsa del Turismo territoriale, rivolta ai tour operator, ai buyer e alle imprese turistiche dei principali mercati (Germania, Nord Europa, Svizzera, Francia, UK, Nord America). Seguiranno fam trip, educational tour e press tour sul territorio che coinvolgeranno influencer, blogger e altri soggetti protagonisti della comunicazione digitale. 

Verranno, poi, realizzate campagne marketing e di comunicazione online su social media, testate online, adv e campagne SEO sempre per stimolare un interesse sempre crescente per le nuove iniziative del territorio. 

Per il primo cittadino canellese, Paolo Lanzavecchia:  «È un prestigio per la città dello spumante aver aperto la conferenza stampa organizzata dallATL Langhe Monferrato e Roero e Alexala, a cui va il mio ringraziamento, nel luogo dov’è nata l’idea della candidatura al riconoscimento Unesco. Dalla Città di Canelli, grazie all’azione sinergia di amministratori pubblici e imprenditori, è nato l’impulso che ha dato vita al lungo percorso che portò nel 2014 alla nascita del 50° sito Unesco. Essere capo fila del progetto Un Patrimonio da Raccontare per la nostra città è un onore e un gradito onere che l’Amministrazione comunale porterà avanti con tutta la diligenza possibile nell’interesse proprio e degli altri 19 comuni coinvolti e che aderiscono all’Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe Roderò e Monferrato a cui va un sentito ringraziamento per il supporto».

Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco canellese, Giovanni Bocchino che ha detto: «Mi unisco ai ringraziamenti alle Atl presenti e allAssociazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe Roero e Monferrato per l’organizzazione dell’evento. Unitamente agli uffici preposti del Comune di Canelli seguirò personalmente il progetto nei quattro interventi programmati per un totale investimento pari  396.213,16 dedicati alla narrazione dei paesaggi vitivinicoli, al patrimonio enoturistico e alla promozione e comunicazione del sito».

Angelica Corino, consigliere e presidente del Consiglio comunale canellese, ma anche consigliere con deleghe della Provincia di Asti e presidente dell’Associazione Comuni del Moscato ha sottolineato non solo l’importanza del progetto, anche la presenza all’incontro con la stampa di molti sindaci e amministratori astigiani e dell’Alessandrino, delle Case vinicole interessate (presenti i rappresentanti di alcune Case storiche ndr), degli enti turistici privati e pubblici «in un quadro di collaborazione che darà certamente frutti proficui al territorio e alle attività che lo animano».

Nella nota stampa che illustra il progetto, Marco Lanza, direttore dell’ATL Alexala ha espresso il suo personale ottimismo circa le prospettive del progetto: «Siamo molto soddisfatti, perché si tratta di un progetto biennale che vede le nostre ATL collaborare sul tema dell’enoturismo, sia dal punto di vista dell’esperienza che del racconto innovativo del territorio, per comunicarlo in modo ottimale e continuare ad affermarlo implementando i due siti di destinazione con contenuti di assoluto pregio».

Un ottimismo condiviso anche dal presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino, soprattutto in vista della collaborazione generale che ne seguirà e dalla qualità dei servizi turistici prevista. Ha detto Rabino: «Da più di 10 anni il servizio Piemonte On Wine unisce le due ATL sotto il segno dell’enoturismo, prodotto fondamentale per l’economia turistica e culturale del nostro territorio. Come presidente di Ente Turismo, mi preme evidenziare la stretta collaborazione tra Alessandria e Langhe Monferrato Roero in progetti legati alla promozione del tartufo nero (Tutte le stagioni del tartufo) e allarte (Panorama Monferrato 2024).In Un patrimonio da raccontare Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e Alexala sono enti strumentali, ovvero i soggetti attuatori delle azioni e degli interventi previsti dal bando, al servizio dei 20 Comuni riuniti nel partenariato. Non da ultimo, vi è il grande impegno da parte delle due ATL per la valorizzazione e la promozione dei Paesaggi Vitivinicoli UNESCO, nell’anno del decennale della nomina. Una grande opportunità di crescita che in dieci anni ha fatto segnare il +30% di arrivi e presenze. Ovviamente la nostra ambizione non è la crescita esponenziale dei numeri nel corso degli anni, ma la qualità del turismo e del turista che cerca Langhe Monferrato Roero, in unottica di sostenibilità economica, ambientale ed etica».

Infine le parole di Giovanna Quaglia, presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli: «L’Associazione – ha dichiarato – è impegnata in queste settimane a mettere in rete tante iniziative e progetti sul territorio, e il progetto di valorizzazione di 20 Comuni core zone UNESCO “Un patrimonio da raccontare” che si presenta oggi è in linea con le nostre attività. L’ente che presiedo ha infatti il compito di tutelare e valorizzare il patrimonio dei nostri splendidi paesaggi vitivinicoli frutto dell’instancabile lavoro degli uomini e delle donne e della positiva interazione di questi ultimi con la Natura. Per me, che sono astigiana, celebrare Canelli e le sue Cattedrali Sotterranee vuol dire rivivere gli inizi di questo riconoscimento che quest’anno celebra i 10 anni della dichiarazione di sito Unesco dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato e il loro inserimento nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. La dorsale forte delle attività dell’Associazione – ha detto ancora la presidente Quaglia – si concentra quest’anno su un fitto calendario di eventi diffusi su tutto il territorio, per il quale sono in arrivo molte novità progettuali, di comunicazione al servizio della comunità, a partire dalla prossima conferenza stampa il 15 aprile nel contesto del Vinitaly a Verona».

Ancora una volta, i presupposti di un ambizioso progetto firmato UNESCO fanno ben sperare. L’auspicio è quello di una cooperazione trasversale che possa perseguire un bene infinitamente più grande dell’interesse dei singoli e che garantisca un futuro ancor più florido per queste terre di Astigiano, Monferrato, Langhe e Roero.   

Enrico T. Larganà

 

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