Segnali da Vinitaly 2022. Bollicine top per Cuvage (MGM). Ne parla Stefano Ricagno, direttore generale anche vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti che sulla filiera dice…

inserito il 13 Aprile 2022

Bollicine ai vertici per Cuvage, l’azienda acquese (con altri brand fa parte del Gruppo MGM Mondo del vino) specializzata nella produzione di spumanti Metodo Classico e Metodo Martinotti.
Nebbiolo e moscato bianco sono tra i vitigni autoctoni che la Cantina trasforma nella sua sede di Acqui Terme, nell’Alessandrino e che hanno raccolto successi e premi prestigiosi in tutto il mondo.

Un gradimento che è segnale di uno spirito imprenditoriale che parte dalla vigna e arriva in Cantina senza soluzione di continuità, nel solco della tradizione spumantistica piemontese, storicamente la prima in Italia, da sempre protesa alla qualità delle uve e del vino, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio vitivinicolo che in Piemonte, primo tra i territori vinicoli di pregio, è Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Stefano Ricagno, enologo e direttore generale di Cuvage, ne parla in prima persona e con orgoglio di chi mette nel lavoro cura e passione, la stessa dei vignaioli.

Poi c’è il capitolo Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg di cui Ricagno è vicepresidente senior.
Qui il discorso si fa articolato con un ente consortile che sembra avere trovato un equilibrio tra parte agricola e parte industriale senza, come ammette Stefano Ricagno, rinnegare quella voglia e vocazione al confronto e dibattito che è sempre stata propria ed è, al netto delle fasi negative, persino arricchente.

Un arcipelago variegato la cui governance non è mai stata facile, ma che ora guarda al futuro con un senso di unità che deve essere tutelato, come spiega Stefano Ricagno nell’intervista che pubblichiamo qui, con nuovi progetti, tra comunicazione, valorizzazione e riorganizzazione di tutta la filiera.

Infine un accenno alla difficile situazione geopolitica di questi ultimi mesi. Ricagno non nasconde incertezze, anche se fino ad ora l’Asti e il Moscato d’Asti non hanno subito contraccolpi commerciali. «Quando ci saranno sapremo affrontarli» assicura.

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