Altre bollicine. A Canelli (Asti), patria del vino e dello spumante, apre un microbirrificio artigianale. Sacrilegio? Neppure per sogno. Perché la storia dice che…

inserito il 6 Marzo 2024

Il primo birrificio italiano? Le fonti non sono concordanti. Alcune parlano di un primo produttore di birra già a fine ‘700 a Nizza, qualche sito dice Marittima altri indicano Nizza Monferrato nell’Astigiano. Poi, nella prima metà dell’800, sorsero altri birrifici tra Lombardia e Piemonte nel 1845. Per chi vuole trovare le fonti qui, qui, qui e qui.

Sia come sia chi, noi compresi, negli anni s’è stracciato le vesti additando come un sacrilegio di lesa vinosità le varie feste della birra in terra vinicola piemontese, si è reso protagonista di una solenne fesseria.

Non solo perché la birra è una delle bevande più antiche (leggi qui) e fa parte del patrimonio culturale e sociale mondiale, italiano e, quindi, anche piemontese, ma anche perché i piemontesi sono stati e sono produttori di birra, con birrifici che si trovano spesso accanto alle vigne dei più grandi vitigni del Piemonte.

Ed ecco perché, a nostro avviso, è interessante la notizia della nascita di un microbirrificio artigianale, Rolio Beer, con annessa birreria, in quel di Canelli, nell’Astigiano, città dove, nel 1865, nacque il primo spumante d’Italia, dove sono ancora attive Cantine che hanno fatto (e ancora fanno) la storia dell’enologia italiana nel mondo, e dove attorno al 2010 partì l’idea della candidatura Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Insomma una bella e sana contaminazione.

Intendiamoci, ci sono anche altri microbirrifici in giro per il Piemonte vinicolo, nella Langhe e nel Monferrato, nell’Alessandrino e nell’Alto Piemonte.

Però un birrificio artigianale a Canelli riveste un certa rilevanza storica e sociale. Intanto la sede si affaccia sul viale che conduce alla vicina Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, ed è stata ricavata da un’ex officina e deposito di autobus.

Il titolare di Rolio Beer è Alessandro Rizzoglio, quarantenne di Castiglione Tinella, altro centro cuneese famoso per la produzione vinicola (Moscato soprattutto), che dal 2011, all’attività di grafico e creatore di siti internet, ha affiancato, prima in modo hobbistico e poi professionale, la produzione di birre artigianali.

Racconta Alessandro: «È stata sempre una passione personale quella di produrre birra. Ora si è trasformata in una professione e mi sta dando molte soddisfazioni».

Ma perché aprire un birrificio, con locale birreria, proprio a Canelli? «Perché c’è stata l’opportunità e perché avevamo bisogno di spazio. Canelli è vicino a Castiglione Tinella e l’edificio era perfetto» risponde Alessandro.

La produzione, che spazia dalle birre rosse a quelle scure a quelle in stile “belgian” alle IPA, è per ora limitata a 6 mila litri all’anno: «Ma il progetto è di arrivare a 12/15 mila litri» dice il mastro birrario che non esclude contaminazioni con lievi vinosi, dal Moscato alla Barbera.

Nel birrificio oltre ad Alessandro lavora anche la madre Silvia Arossa che ha esperienza di cucina e, quando sarà operativa, probabilmente già nell’estate di quest’anno, si occuperà della cucina del Brew Pub del Rolio Beer. Dice: «Stiamo pensando al menù. Vorrei ricette piemontesi in stile giovane e informale».

Auguri da SdP!

fi.l.

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