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Il settembre astigiano. In attesa dei dati ufficiali convince la fiumana di gente per la due giorni delle Sagre. La Douja (vino) dichiara oltre 12 mila assaggi nel primo weekend, ma i conti si faranno dopo la chiusura il 16 settembre

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Dopo il Palio, il cui risultato è andato così così per alcuni e benissimo per altri, Asti ci prova con le Sagre e la Douja d’Or a risollevare le sorti di città di Alfieri vocata al turismo.
Diciamo subito che per la Douja, il concorso enologico che è in corso e si chiuderà il 16 settembre prossimo, i primi numeri sarebbero in positivo. Gli organizzatori della Camera di Commercio parlano di oltre 12 mila calici, pari al 47% in più rispetto allo stesso periodo della scorsa edizione. È poco? È tanto. Lo sapremo dopo il 16, quando l’ente presieduto da Renato Goria, la cui fusione con Alessandria sembra essere cosa fatta, darà il consueto bilancio.
Per le Sagre, al m omento in cui scriviamo non ci sono ancora dati ufficiali, ma sabato e domenica gli uomini e le donne di SdP erano sul campo e hanno visto treni speciali, torpedoni e auto private invadere Asti. Una vera fiumana di gente, soprattutto giovani tra i 17 e i 35 anni, che hanno invaso Campo del Palio, la piazza (dove non si corre più il Palio da tempo, spostato in piazza Alfieri) dove ci sono le “casette” delle Pro loco che offrono in un colpo solo tutte le prelibatezze e i vini di questo angolo di Piemonte. Insomma una roba da urlo.
Azzardiamo: nelle scorse edizioni si parlo senza pudore di mezzo milione di pasti serviti. Forse si esagerò un po’, ma sabato e domenica ad Asti alcune centinaia di migliaia di persono sono sicuramente passate e divertite. Così si fa. Non a caso la festa funziona perché dietro ci sono i volontari delle Pro loco. Bravi.
Qui di seguito le belle foto del nostro Vittorio Ubertone. Buona visione.

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