Arrivano i piemontesi! Lo slogan tv degli Anni Settanta di una nota maison cuneese sembra riecheggiare nell’iniziativa che s’inizia domani (3 maggio) e appare come un robusto corroborante a quello che è (e spesso non sa di esserlo) il Piemonte del vino e delle eccellenze agroalimentari, insieme a un progetto futuro che parla di orgoglio e consapevolezza. Protagonisti, come nelle fiabe, due castelli, quello di Costigliole d’Asti e di Barolo, un Consorzio, quello della Barbera, una “macchina” da guerra mediatica che si chiama Collisioni, ormai molto di più e al di là dell’associazione che organizza il famoso festival agrirock e un giornalista italiano, Ian D’Agata, che non mondo del vino non è solo una firma, ma un catalizzatore di eventi e collaborazioni che promettono buoni frutti. Tutto sotto l’ombrello che si chiama Indigena Wine School.
Ma per capire meglio che cosa sia questa “Santa Alleanza” tra due territori, quello della Barbera e del Barolo, così iconici per il mondo del vino piemontese, conviene leggere la nota stampa che spiega tutto. Buona lettura.
“Due antichi castelli del Piemonte, quello di Costigliole D’Asti, nelle terre natie della Regina dei vini piemontesi, la Barbera D’Asti, e il Castello di Barolo, che ha dato i natali al Re dei vini. Due manieri storici di Langhe e Monferrato, terre di eccellenze vinicole, di grandi ristoranti e paesaggi mozzafiato. Da oggi questi due luoghi storici del Piemonte, culla della sapienza agricola ed enologica delle colline Unesco saranno anche sede di un interessante esperimento culturale fortemente voluto dal Consorzio del Barbera D’Asti e Vini del Monferrato, dal giornalista di Vinous Ian D’Agata e dal Progetto Vino di Collisioni.
L’evento Indigena Wine School inizierà il 3 e 4 Maggio 2018 e vedrà accorrere in Piemonte non solo gli studenti del corso, ma anche e soprattutto prestigiosi esperti wine&food, impegnati in convegni, conferenze e degustazioni didattiche dedicate alle diverse varietà autoctone di uva piemontese, e dei vini che ne derivano. Il fine settimana del 5 e 6 maggio sarà dedicato al Barolo. Dal 9 all’11 maggio a Costigliole d’Asti per scoprire la ricchezza dei vitigni e dei vini del Monferrato.
Con i produttori piemontesi arriveranno, ospiti di un gemellaggio, anche produttori stranieri che si sono “innamorati” di vini prodotti da uve autoctone italiane, hanno cominciato a coltivare queste uve nei loro paesi, e hanno deciso di approfondire sempre di più la conoscenza del Piemonte e della sua ricchezza enogastronomica. Ospiti da USA, Sud Africa, Canada, Australia, Cina e da tutta Europa si incontreranno in Piemonte per studiare e confrontarsi tra loro, con l’obiettivo di instaurare un rapporto di legame e di “appartenenza” con il Paese d’origine, il Piemonte, attraverso un momento di dialogo, confronto e didattica.
Tra le guest star della manifestazione, grandi nomi di produttori Alsaziani, quali Mathieu Deiss, del Domaine Marcel Deiss, protagonisti della tradizione e del futuro di un altro grande autoctono europeo, il Riesling, che terranno il 4 Maggio, alle ore 15.00 una conferenza sulle espressioni del vino nei diversi terroirs, cui seguirà una degustazione gemellata dei loro grandi bianchi e dei rossi piemontesi.
Il week-end del 5 e 6 Maggio sarà invece dedicato alla denominazione Barolo, il cui paese e l’area di denominazione ospiterà la prima metà di Corso. Sabato 5 Maggio è in programma una giornata intera di degustazioni curate dallo stesso D’Agata, dedicate ai professionisti internazionali, mentre domenica 6 maggio il pubblico appassionato potrà condividere l’esperienza grazie a un walk-around tasting panoramico su alcuni dei più importanti crus di Barolo, allestito presso il nuovo spazio Agrilab – Wine Tasting Tour nel cortile del Castello di Barolo.
Il Corso si trasferirà poi al Castello di Costigliole d’Asti, dove dal 9 all’11 Maggio professionisti e studenti avranno modo di scoprire la ricchezza dei vitigni e dei vini del Monferrato e alcune tra le più importanti eccellenze gastronomiche della Regione, primi tra tutti i formaggi tradizionali piemontesi, grazie alla partecipazione di Assopiemonte. Il Corso si chiuderà, il venerdì, con un esame e una cerimonia di consegna degli attestati: un momento conviviale e di festa per concludere un intenso percorso di didattica, scoperta e condivisione.
L’idea dell’Indigena Wine School è quella di trasformare i due Castelli in aule per lo studio e la promozione delle eccellenze vinicole e gastronomiche del Made in Italy per professionisti emergenti di tutto il mondo. Giovani esperti che da Cina, Usa, Svezia, Canada, Australia desiderano venire in Italia, per approfondire la loro conoscenza dei vitigni autoctoni piemontesi e dei prodotti food della tradizione, allo scopo di formarsi e costruire una solida carriera nel loro ambito lavorativo. Sono circa 30 i giovani professionisti che, dai cinque continenti hanno risposto positivamente alla prima tappa del nuovo progetto di Ian D’Agata, accettando di sostenere a proprie spese voli anche molto onerosi per venire a formarsi sui grandi vitigni autoctoni e i prodotti food locali, per incontrare i produttori e vedere coi propri occhi le vigne e le cantine dove si producono i grandi vini piemontesi. Si tratta di professionisti del settore, sommelier emergenti di ristoranti importanti nel mondo, giornalisti e blogger in cerca di nuove prospettive e giovani importatori che lavorano nei loro paesi alla promozione e alla vendita dei prodotti vinicoli e food del Made in Italy. Giovani esperti che hanno bisogno di ricevere gli strumenti necessari allo storytelling dei grandi prodotti agricoli italiani, per poter affascinare i loro clienti a decine di migliaia di chilometri di distanza e proporne così la conoscenza e l’acquisto nei loro paesi.
“Con questo ambizioso progetto – spiega Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Presidente di ‘Piemonte Land Of Perfection’, Consorzio che raggruppa e tutela le diverse denominazioni piemontesi – guardiamo al futuro e puntiamo a formare i futuri influencer internazionali del vino, gli ambasciatori delle nostre produzioni che, nel tempo, si faranno promotori all’estero delle nostre denominazioni. Ci rivolgiamo a sommelier emergenti, alle nuove generazioni di professionisti del wine market, delle public relations e importatori, perché saranno loro a far degustare e divulgare i grandi vini del Monferrato. Formeremo gli operatori esteri e nazionali per traghettare le nostre produzioni autoctone nel futuro dei mercati internazionali”.
INDIGENA WINE SCHOOL è un primo esperimento, nato da un’idea del Consorzio, che mira a creare un progetto permanente lungo tutto il corso dell’anno nelle due sedi di Costigliole d’Asti e di Barolo, con un obiettivo preciso: dare vita a un programma professionalizzante di altissimo livello per sommelier, importatori e agenti del settore enogastronomico, PR del food&wine, educatori, blogger e giornalisti, manager e direttori di catene e ristoranti. Un progetto che nasce dalla richiesta e dall’interesse di queste importanti figure professionali internazionali, che vogliono ricevere una formazione completa e variegata del Piemonte e delle sue eccellenze enogastronomiche, con lezioni in classe, analisi di casi studio, degustazione di vini e di prodotti alimentari caratteristici, e visite sul territorio. Professori del corso, Ian D’Agata stesso, ma anche relatori internazionali ed esperti locali (produttori, enologi, professori universitari, etc.) scelti di volta in volta in base alle realtà in questione e alle tematiche affrontate.
Da queste istanze, ma anche da questa passione, nasce il Progetto INDIGENA, fortemente voluto da Ian D’Agata, scrittore di vino e food internazionale e guru degli studi sui vitigni autoctoni italiani. Non solo un evento, ma un vero e proprio corso intensivo di una settimana, a cui seguirà un esame severo ideato dallo stesso Ian D’Agata, che afferma: “A Maggio Barolo, Costigliole D’Asti e il Piemonte diventeranno centro di discussione e confronto internazionale sull’‘autoctonicità, il collegamento e la connessione di uno specifico prodotto e vitigno con il suo territorio d’origine e tradizione e l’importanza del suo studio in relazione anche e soprattutto al contesto di produzione. L’obiettivo è quello di creare il primo evento internazionale dedicato ai vitigni autoctoni e un corso sulla filosofia, i principi e la pratica che sono alla base delle varietà viticole, dei prodotti e dell’enogastronomia del Piemonte”.