Consorzio Barbera: Lorenzo Giordano nuovo presidente. Esclusivo a Sdp: «Segni di ripresa, ma c’è molto da fare»

inserito il 27 Aprile 2011

Lorenzo Giordano, al centro, tra i sindaci di Vinchio, Andrea Laiolo, e Vaglio Serra, Cristiano Fornaro (fonte: pagina Facebook Cantina Vinchio & Vaglio)

Lorenzo Giordano, 57 anni, viticoltore a Vinchio nell’Astigiano e dal 2001 al timone della cantina sociale di Vinchio & Vaglio, è il nuovo presidente del Consorzio dei vini d’Asti e del Monferrato. Lo ha eletto l’assemblea dei soci dell’ente consortile. Succede all’enologo Enzo Gerbi e resterà in carica per un triennio. Giordano ha concesso in esclusiva a Sdp la sua prima intervista da bi-presidente.

Quale sarà il segno distintivo della sua presidenza?

«La continuità con quello che ha fatto il mio predecessore, l’enologo Enzo Gerbi. Ci sono progetti da completare e altri da avviare. Ho intenzione di discutere il da farsi con i vicepresidenti, che saranno nominati a breve, e con gli altri organi direttivi del Consorzio»

Oggi si parla di distillazione di crisi per i vini rossi piemontesi tra cui anche la Barbera. Qual è la situazione che si appresta ad affrontare da presidente del Consorzio?

«È una situazione fluida. Oggi la Barbera, per fortuna, sembra fornire segnali di ripresa dopo un 2009 di crisi. Nel 2010 i volumi hanno fatto segnare un +26%. Vedremo se sarà un sintomo positivo. Io credo di sì, ma c’è molto da fare. Ci sono temi delicati, come le modifiche al disciplinare di alcune doc»

E la distillazione di crisi? Ne avete parlato al tavolo sulla Barbera convocato pochi giorni fa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto?

«La distillazione è ancora oggetto di trattative. Quando al tavolo regionale sulla Barbera la prima riunione era interlocutoria. Nelle altre si entrerà più nel vivo delle questioni»

Oggi sono sempre di più le cantine che puntano sulla Barbera come denominazione che potrebbe rilanciare i “rossi” piemontesi per un consumo più allargato. Lei che ne pensa?

«Che è un buon segno. È una strada da percorrere, tutti insieme»




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