230 ciclisti tra le vigne patrimonio dell’Unesco. «La bici unisce il territorio». Chiappucci superstar tra bottiglie e colline

inserito il 5 Novembre 2019

Una kermesse dedicata al ciclismo con protagonista i territori di produzione del Brachetto d’Acqui docg Moscato d’Asti docg nella splendida cornice dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, bene patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco dal 2014. Avevamo annunciato questa manifestazione qualche giorno fa. Ora è arrivata la nota stampa che pubblichiamo e che dà conto di un successo. Bene.

Amanti della bici, coppie e famiglie si sono date appuntamento ad Acqui Terme e Canelli, il 26 e 27 ottobre, per la sfida più vinosa dell’anno: attraversare i vigneti di oltre 50 comuni. Grazie ad una intesa tra i consorzi del Moscato d’Asti e Brachetto d’Acqui con il giornalista ciclista acquese Giancarlo Perazzi, è nata la Pedalata tra le Vigne, tra i siti Unesco del Territorio. «Siamo felici di aver unito il territorio attraverso la bici promuovendo i nostri vini venduti in tutto il mondo – sottolinea Giancarlo Perazzi, responsabile del gruppo Bike is life- PedaliAMO ITALIA, nato per la promozione del territorio legato ai beni patrimonio dell’Umanità.. Ringrazio i consorzi dell’Asti e Brachetto d’Acqui, sponsor dell’evento, Claudio Chiappucci per la sua partecipazione e tutti i 250 attori, tra ciclisti e volontari, che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento»

Dichiarazioni positive anche da parte del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti e del Consorzio del Brachetto d’Acqui, enti di tutela che sono stati partner della manifestazione.

«Per un paio di giorni sudare tra le splendide vigne di moscato non è stata prerogativa solo dei nostri vignaioli – ha detto Romano Dogliotti, presidente del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti –. Battute a parte – ha aggiunto – come Consorzio vogliamo ringraziare gli organizzatori che ci hanno dato l’opportunità di presentare al meglio il nostro territorio in una delle sue stagioni più suggestive, l’autunno, ideale per pensare ai brindisi di tutto l’anno con l’Asti e il Moscato d’Asti docg».

Ha commentato Paolo Ricagno, presidente del Consorzio del Brachetto d’Acqui: «Le colline del Brachetto e del Moscato sono state degne location di una manifestazione che deve crescere e diventare sempre di più, come è accaduto in questa edizione, uno strumento di valorizzazione e promozione del nostro territorio in chiave turistica, di sostenibilità ambientale e di salute personale. Tutte cose che il vero ciclismo incarna da sempre e che ha molti punti di contatto con il nostro lavoro di vignaioli che si corona in un calice di Brachetto d’Acqui o di Acqui docg Rosé».

Dogliotti e Ricagno hanno anche espresso ringraziamenti a Claudio Chiappucci per sua partecipazione all’evento con la speranza di ospitarlo per una nuova edizione della ciclopedalata. Inoltre all’ex professionista delle due ruote, noto per aver vinto diverse tappe al Tour de France e al Giro d’Italia, è stata anche consegnata una bottiglia magnum celebrativa della manifestazione.

230 amanti della bici hanno percorso più di 200 chilometri tra la province di Alessandria, Asti e Cuneo visitando siti Unesco e degustando vini e prodotti tipici del territorio. “Sono molto contento dell’adesione di persone provenienti principalmente dal Piemonte e dalla Liguria per aderire ad un progetto che vuole coniugare cibo e sport e rafforzare il rapporto tra la terra e i propri attori”. Alla manifestazione hanno aderito infatti il comune di Acqui Terme, Canelli, Bra, l’associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, le associazioni locali sportive Sanetti sport e la Bicicletteria, il gruppo Lions club Nizza Monferrato e Canelli, l’enoteche regionali del vino di Acqui, Nizza e Canelli, la protezione civile, i partner tecnici Enervit, Selle Italia e Bikeribbon.

Sabato è stata la volta della scoperta del percorso del Brachetto d’Acqui con 91km e 1250mt di dislivello. Un tracciato che attraversa tutti molti comuni di produzione del noto vino acquese, in particolare Strevi, Ricaldone, Maranzana, Nizza Monferrato, Cassinasco, Vesime, Monastero Bormida e Terzo ovviamente con la città termale come punto di partenza e arrivo. Oltre 150 ciclisti sono partiti dalla Bollente scortati dalla polizia locale e la protezione civile. Prima sosta sulla terrazza Unesco di Ricaldone e primo ristoro all’enoteca di Nizza. Altri corridori si sono aggiunti alla carovana in una splendida giornata di sole che ha proseguito verso l’apice della salita di Santa Libera ad oltre 600 metri di altezza lasciando il fiume Belbo per sconfinare lungo la Bormida. Arrivo e ristoro all’enoteca regionale Acqui, terme e Vino dove i corridori hanno assaporato, ancora una volta il vino locale.

Domenica protagonista il territorio del Moscato d’Asti con un percorso di 114km e 1600mt di dislivello tra Langhe-Roero e Monferrato. Giro di Boa a Pollenzo, patrimonio Unesco dove è stata organizzata la visita alla Banca del vino e un ristoro intermedio con la salsiccia e vino locali a cura del comune di Bra. La carovana si è poi spostata verso il castello di Serralunga d’Alba dove ha scalato (anche a piedi) il muro di Tezzo con pendenza del 25%. A chiudere il circuito la salita di Tre Cunei con arrivo nella città delle bollicine con ristoro finale all’enoteca di Canelli e Astesana tra salumi, formaggi e il risotto alla barbera. 

L’organizzazione ringrazia le amministrazioni comunali presenti, in particolare del consigliere di Acqui Terme Gianni Rolando, il sindaco di Canelli Paolo Lanzavecchia, e il comune di Bra con il consigliere Sergio Panero e l’assessore allo sport Massimo Borelli. Importante presenza anche del responsabile Lions di Nizza Monferrato e Canelli, Oscar Bielli e della protezione civile di Acqui Terme.

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