Aziende. Ramazzotti apre a Canelli (Asti) la sua prima “Casa” con degustazioni, shop e un lounge dedicato al brand del grande amaro. «Qui l’Italia da bere»

inserito il 1 Febbraio 2019

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Laura Mayr e Thomas Volpin, rispettivamente direttore commerciale Ramazzoti e direttore di stabilimento della sede di Canelli, nell’Astigiano, della Ramazzotti controllata dalla Pernod Ricard, non hanno dubbi: «Siamo passati dalla Milano da bere all’Italia da bere, è questa la nostra mission ora».
Concetto da portare avanti possibilmente insieme a quello dello stile italiano riassunto nello slogan iper ottimista “Bella la vita” che caratterizza la nuova campagna di comunicazione di Ramazzotti.
Occasione per parlarne l’inaugurazione della prima “Casa Ramazzotti” d’Italia che apre proprio a Canelli, in provincia di Asti, dove è nato il primo spumante d’Italia, dove si sono affinate pregiate ricette di vini aromatizzati (Vermouth) e dove hanno preso vita molte innovazioni tecnologiche applicate al mondo dei vini e del beverage. Insomma la Ramazzotti/Pernod Ricard, nella città dello spumante astigiana dal 1995, dà un segnale forte: anche una multinazionale può pensare che il glocal sia una benedizione, soprattutto quando questo “local” riesce a prendere coscienza di sé e, magari, del suo essere al centro di un sito Unesco che è Patrimonio dell’Umanità.
Dunque la nuova Casa Ramazzotti. È stata allestita davanti allo stabilimento di via Bosca. Non nasconde la vocazione imprenditoriale e operativa del sito. Eppure trasmette accoglienza, voglia di dire, di raccontare una storia, quella dell’Amaro Ramazzotti, che è stata ed è molto connessa con quella del Paese. Le réclame della Milano da bere ai tempi, lontanissimi, del rampantismo, la ricerca di nuovi prodotti, dal Rosé, ideale nel mix, al Premio che è un po’ amaro e un po’ grappa, testimoniano una conduzione che Mayr e Volpin non esitano a definire “famigliare” con tutte le accezioni positive del caso. Un altro segnale per una città, Canelli, una provincia, l’Astigiano, e una regione, il Piemonte, che ha fatto e, ancora in parte fa, dell’imprenditoria famigliare un must da tutelare. Non sempre ci riesce, ma di esempi luminosi ancora ce ne sono, soprattutto in ambito agroalimentare.
Dunque la nuova Casa Ramazzotti. Mayr e Volpin annunciano aperture al pubblico, educational per turisti e visitatori, agganci con agenzie di incoming e turismo. Insomma una “Canelli da bere” che guarda lontano e prende spunto dalle tante collaborazioni da Ramazzotti e il tessuto provinciale (detto con piacere), dalle sponsorizzazioni di eventi pubblici, alle partership in tema sociale e della sicurezza lavorativa. È questo il volto “umano” delle multinazionali? Forse sì.
Intanto godiamoci questa prima “Casa Ramazzotti”, sa tanto di Casa Italia e a noi va benissimo così.
Qui sotto una galleria delle foto relative la presentazione di Casa Ramazzotti e lo spot di “Bella la vita”.

Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)


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